Gianfelice Facchetti: «In una catena di errori sarebbe un altro passaggio che non serve. Degradare un giocatore poco dopo il rinnovo è sbagliato».
MILANO – L’Inter ha gestito male il ‘caso Icardì e adesso la fascia di capitano non gli deve essere tolta. Ne è convinto Gianfelice Facchetti, figlio della bandiera nerazzurra Giacinto Facchetti. «In questo momento non gliela toglierei. In una catena di errori – spiega all’Ansa – sarebbe un altro passaggio che non serve. Degradare un giocatore poco dopo il rinnovo è sbagliato. Bisognava pensarci prima. Ora per lui e per l’Inter non sarà facile giocare». Una serie di errori, iniziata dalla pubblicazione del libro fino alla reazione del club, che ha condannato l’Inter alla sconfitta con Cagliari. «I comportamenti a catena – dice Facchetti – che ci sono stati ieri hanno creato uno stato di difficoltà all’Inter. Nessuno ha azzeccato la mossa giusta e la squadra ne ha fatto le spese. Nessuno è stato in grado di garantire tranquillità. C’è stata troppa frettolosità nel fare uscire il racconto. Serviva un controllo da più parti. Ma bisognava fare in modo che la giornata di ieri non avesse l’epilogo che si era prospettato già in mattinata. Invece è mancata lucidità».
LE PAROLE DI ZANETTI – Gianfelice Facchetti non commenta le parole del vicepresidente Javier Zanetti che prima della partita col Cagliari ha annunciato provvedimenti nei confronti di Icardi. «Avrei voluto sentire dichiarazioni diverse. Come ad esempio ‘Abbiamo una partita fondamentale e parleremo del resto in altra sede e in un momento più appropriatò. La maggior parte dello stadio però ha capito che la squadra andava sostenuta».
