FIRENZE – Fiorentina-Roma 0-0: segui la diretta live con Sportal su Blitz. Tutto sulla quarta giornata del campionato italiano di calcio di Serie A (cliccare qui). Fiorentina-Roma, le formazioni ufficiali del posticipo della quarta giornata del campionato di Serie A.
FIORENTINA – Tatarusanu, Tomovic, Rodriguez, Astori, Tello, Sanchez, Badelj, Milic, Borja Valero, Ilicic, Kalinic All. Sousa.
ROMA – Szczesny, Alessandro Florenzi, Manolas, Fazio, Bruno Peres, Nainggolan, De Rossi, Strootman, Salah, Dzeko, Perotti, All. Spalletti.
PREPARTITA. Le difficoltà incontrate in avvio di stagione, la soluzione per tornare a giocare come prima, la difesa d’ufficio della rosa e del lavoro fatto finora. Alla vigilia della trasferta in casa della Fiorentina passa tutto in secondo piano in casa Roma. A tenere banco, ancora una volta, è Francesco Totti, il suo ruolo, la sua gestione da parte di Luciano Spalletti. Il tecnico stuzzicato per l’ennesima volta sull’argomento chiude la conferenza stampa in maniera provocatoria (“se il prossimo anno continua a giocare sono l’allenatore della Roma, altrimenti no”), non prima però di aver ribadito un concetto cardine in questa sua seconda avventura sulla panchina giallorossa: “La Roma non vincerà mai niente se è solo Francesco”.
“Più di dire che è un genio che devo fare? Poi secondo me ha un’età e va gestito in una certa maniera, e soprattutto deve darmi una mano a far crescere altri calciatori importanti – spiega Spalletti -. Lui deve diffondere questo modo di pensare di squadra. Totti è un giocatore straordinario, ma da solo non basta”. “Io non voglio togliergli niente, cerco solo di trovare altri riferimenti come lui” aggiunge quindi l’allenatore, rifiutando di accollarsi il futuro del n.10. “Sarà il campo a dire se questa sarà la sua ultima stagione. Voi mi volete attribuire la fine della sua carriera – dice rivolgendosi ai giornalisti presenti a Trigoria -, ma io non ce l’ho e non la voglio questa responsabilità. E se dico invece che continuo ad allenare la Roma solo se anche lui continua a giocare? Come mi rispondete? Che ce l’ho con lui. Io ho solo il contratto fino al termine dell’anno e se non porto vittorie devo smettere. Siamo tutti figli dei risultati”. Finora non eccezionali. “Abbiamo avuto un momento difficile con l’uscita dalla Champions, è stato un passaggio a vuoto – ammette Spalletti – ma c’è ancora del lavoro da fare per lasciare una Roma migliore di come l’abbiamo trovata”.
Per riuscirci servirà però tornare a giocare come nel girone di ritorno dello scorso campionato: “Dobbiamo trovare un equilibrio nella prestazione, senza subire questi alti e bassi mostrati finora che evidenziano il fatto che non riusciamo ad essere una squadra forte, che può ambire a risultati importanti. Non si riesce a riempire la partita individualmente con le componenti che ci vogliono. Serve più precisione, più semplicità, senza inventarsi nulla”. Anche perché, assicura Spalletti, non c’è nessun problema con l’aria che si respira nella Capitale. “Per me Roma è ancora l’ambiente ideale per lavorare, sono rimasto della stessa idea di quando sono arrivato, e anche sulla squadra la penso allo stesso modo. Io, se mi devo deformare, lo farò a fine anno. Non lo faccio ora a causa di un risultato – conclude il tecnico – La squadra è forte, io credo nei giocatori e continuerò a crederci. Per me la rosa va bene così, l’ho voluta e mi soddisfa”.