Cristiano, c’è la tua vittima preferita: la Samp è la rivale giusta per riaccendersi

CR7 non segna in campionato dal Sassuolo. Trova i blucerchiati, l’avversaria contro cui ha la media gol più alta e a cui ha sempre segnato. Compresa quella rete di testa salendo in cielo per un’eternità

Gli esami non finiscono mai, neanche per il capocannoniere. Contro la Sampdoria Cristiano Ronaldo rischia di restare senza segnare per la terza partita di fila in campionato, come non gli succede dalle sue prime tre gare in assoluto in Serie A, subito dopo il suo arrivo.

Sempre vittoria

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A dirlo è l’incrocio tra i risultati e la media gol contro le avversarie italiane, che in A quest’anno non segna dal Sassuolo, 10 gennaio. Quattro partite per il portoghese contro la Samp, solo una saltata in queste tre stagioni: l’ultima di campionato di due stagioni fa, con lo scudetto ormai vinto aritmeticamente vinto, a distanza di sicurezza sul Napoli. Per il resto, quattro incontri e quattro vittorie della Juve. Cento per cento, più di così è difficile: ha battuto più volte solo il Bologna ma perché l’ha incontrato una volta di più, cinque su cinque.

Sempre in gol

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E in quattro partite giocate coi blucerchiati, Cristiano ha sempre segnato, come peraltro con l’altra metà della Lanterna, il Genoa (e, in numero minore di gare, con Spal, Verona, Frosinone…). Ha segnato di più al Parma, sei gol, solo perché l’ha affrontato una volta in più. Ma con nessuno ha una media-gol superiore (1,2), cinque reti segnate in quattro incroci. Come con Udinese, Genoa e Cagliari.

Il campionario

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Fu doppietta a prima vista: 29 dicembre 2018, i gol numero 13 e 14 della prima stagione bianconera di Ronaldo furono nella porta di Audero, 2-1 all’ultima di andata per girare la boa a +9 sul Napoli: dopo due minuti dal vertice sinistro dell’area finta verso destra, aggiustandosi il pallone per saltare l’uomo, e botta di destro a girare sul secondo palo; poi dopo venti minuti della ripresa il decisivo rigore centralissimo mentre Audero si buttava. Gli ultimi due gol sono stati l’alfa e l’omega. Il suo ultimo della scorsa stagione: terzultima giornata, 26 luglio, Pjanic dalla trequarti finge il cross in area, scarica invece al limite dell’area dove c’è appostato CR7 per il diagonale destro rasoterra che finisce a fil di palo. E poi il suo primo di questa stagione: prima giornata, 20 settembre, a due minuti dalla fine passaggio filtrante in area di Ramsey per bucare Audero col 3-0, giusto in tempo per unirsi con un sorriso più largo alla festa della prima di campionato.

La perla

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Il meglio però sta in mezzo. Sì, proprio quel gol. Uno dei primi, se non il primo, che viene in mente ripensando agli 85 segnati da Cristiano in questi due anni e mezzo in bianconero. Cross da sinistra di Alex Sandro, parabola così tesa e forte che non si fa in tempo ad accorgersi che il pallone sarebbe alto. Sarebbe. Ronaldo prende l’ascensore e sale sulla testa di Ferrari a colpire a 2,56 metri di altezza (che non è neanche il suo record): più dei 70 centimetri di elevazione quello che colpisce è il tempo in cui resta sospeso in aria, quasi un secondo (98 centesimi). Da cartone animato. Sì, la Samp è la squadra giusta per ripartire.

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