Conferenza stampa congiunta per Aurelio De Laurentiis e Maurizio Sarri, rispettivamente presidente e tecnico del Napoli, alla vigilia dell’anticipo di domani pomeriggio contro la Roma. Un’occasione, per ADL, per fare luce sul rapporto con il proprio allenatore: “Non ci sono frizioni tra di noi – afferma il patron azzurro, che dopo la partita contro il Genoa aveva emesso un comunicato stampa in cui spiegava che in Napoli non parla di arbitri -. C’era bisogno di una precisazione, perché la gente poteva mal interpretare. Al dodicesimo anno nel calcio non mi perdo a parlare delle decisioni arbitrali, e poi adesso abbiamo anche la moviola in campo…”. Su un primo bilancio della stagione, invece: “Il cinema mi insegna che i bilanci si fanno alla fine. Abbiamo una rosa stracompetitiva, forse più dell’anno scorso, ci è capitato questo incidente con Milik ma abbiamo tante altre opportunità che il mister si sta creando”.
reazione — Accanto a De Laurentiis c’è un Maurizio Sarri carico a pallettoni. Il tecnico ex Empoli è un leone in gabbia, e dalle sue parole emergono la fame e la voglia di dimostrare tutto quello che la sua squadra può e deve dare: “Mi aspetto una reazione dopo la partita di Bergamo, che spero non ci abbia fatto perdere certezze e fiducia. Quella prestazione mi ha amareggiato, perché in questo gruppo vedo le potenzialità per aprire un ciclo vincente”. Già domani contro la Roma, insomma, l’occasione per ripartire: “Sarà una gara importante, specie per noi che veniamo da una brutta partita. La Roma ha un potenziale offensivo importante ed è quella che riparte meglio in Italia. Gabbiadini? A Manolo non ho detto nulla di diverso dal solito, deve solo andare in campo e fare bene come sono sicuro che farà, visto che è un grande giocatore. Poi è chiaro che dovremo trovare delle alternative, non può giocarle tutte lui”.
avviso alla juventus — Maurizio Sarri precisa, poi, le parole sulla Juventus nel post partita del k.o. contro l’Atalanta: “Non ho capito perché le mie parole sui bianconeri, che sono state sempre le stesse da inizio stagione, a Bergamo sono state intese in un altro modo. La mia non è stata una resa, non sono il tipo che si arrende, e farla passare come tale mi ha fatto girare le scatole…”.
