Il Var spiegato alla bocciofila: perché è una battaglia di civiltà

Quando la tecnologia aumenta la qualità della vita, è progresso. Quando la tecnologia elimina gli errori, aiuta l’arbitro. Ma c’è una stortura di fondo…

Il Var è un uomo. Un arbitro che guarda la partita aiutato da una varietà di punti di vista per avere dell’insieme la scomposizione esatta del mosaico. Quindi è un uomo (insieme ad altri con compiti tecnici: riprese, montaggio) con possibilità superiori agli altri che sono chiamati a vedere, decidere, sentenziare sui fatti del campo.

Precedente L'ex tecnico Cagni: "Il calcio è ruffiano. Lasciai l'officina per prendere cazzotti... " Successivo Lazio-Juve, pareggio addio: l’ultima volta nel 2014. Inzaghi sogna il bis all’Olimpico