VIDEO AUSTRIA VIENNA-ROMA (RISULTATO FINALE 2-4): HIGHLIGHTS E GOL DELLA PARTITA (EUROPA LEAGUE 2016-2017, GIRONE E) – In virtù del 4 a 2 rifilato all’Austria Vienna la Roma sale a 8 punti nella classifica del gruppo E di Europa League 2016-2017, divenendone così la capolista con la formazione di Fink che insegue a tre lunghezze di ritardo davanti ad Astra Giurgiu (p. 4) e Viktoria Plzen (p. 3). I giallorossi hanno indubbiamente meritato il successo come dimostrano il numero di tiri nello specchio (7 a 3 per gli uomini di Spalletti) e il numero di respinte da parte dell’Austria Vienna (7 contro le appena 3 dei giallorossi). Parità assoluta per quanto riguarda il numero di calci d’angolo battuti, tre a testa, mentre il dato sul possesso palla (51% Austria Vienna, 49% Roma) ci conferma per l’ennesima volta che la gestione della sfera è assolutamente ininfluente sull’esito del match.
LE DICHIARAZIONI – Le parole del trequartista dell’Austria Vienna, Alexander Grunwald, al termine del match perso 2-4 contro la Roma: “Nei primi 20 minuti abbiamo giocato molto bene ma poi la Roma è uscita alla distanza e ci ha sovrastato in tutto. Per quanto riguarda i discorsi per la qualificazione, ora dobbiamo vedercela con l’Astra Giurgiu e se vinciamo contro i rumeni siamo ai sedicesimi. Sono contento di aver segnato ma sono più dispiaciuto per la sconfitta della squadra”.
Le parole di Luciano Spalletti, tecnico della Roma, ai microfoni di Sky Sport: “Oggi la squadra mi è piaciuta molto, anche se ci sono ancora delle cose che non mi piacciono, come l’aver preso il secondo gol nel finale quando abbiamo tirato i remi in barca, concediamo sempre qualcosina di troppo agli avversari. Va anche detto che l’Austria Vienna in attacco ha elementi molto interessanti e il primo gol sono stati bravi loro a costruirselo, noi altrettanto bene a reagire in fretta allo 0-1 e ad aggiustare le cose rapidamente. Mi è piaciuto l’atteggiamento della squadra che è scesa in campo per vincere e così è stato, l’armonia tra i giocatori in campo migliora sempre più”. (Stefano Belli)
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