Stadio Roma, critica progetto: sospesa consigliera grillina

Stadio Roma, critica progetto: sospesa consigliera grillina

Cristina Grancio, consigliera notoriamente critica nei confronti del progetto, lascia la commissione congiunta Urbanistica e Trasporti prima del voto parlando di «profili di illegittimità da chiarire»twitta

ROMA – Mentre prosegue veloce la ‘corsa’ del M5S per approvare la delibera sullo stadio della Roma, con cinque pareri favorevoli in cinque commissioni raccolti in due giorni, spunta anche una crepa tra i pentastellati. Cristina Grancio, consigliera notoriamente critica nei confronti del progetto, lascia la commissione congiunta Urbanistica e Trasporti prima del voto parlando di “profili di illegittimità da chiarire“. Qualche ora dopo annuncia dalla sua pagina Fb di esser stata “sospesa dal M5S per aver espresso in commissione perplessità finanziario-giuridiche e sollecitato chiarimento”. “Il mio non voto non è contro lo stadio e neppure dissenso politico. Il mio non voto è la difesa degli interessi dei cittadini“, spiega Grancio che coglie l’occasione per inviare un messaggio “agli amici pentastellati che mi sospendono per aver cercato di andare oltre i dubbi dico: o avete le idee confuse oppure siete in malafede“. “Beppe Grillo che veste i panni del nuovo censore mette il bavaglio ai propri consiglieri e li sospende seduta stante – puntano il dito dal gruppo del Pd capitolino – Motivo: non si accettano critiche sul nuovo progetto dello stadio della Roma”. Subito dopo la commissione il capogruppo M5S Paolo Ferrara aveva minimizzato: “Grancio? Probabilmente non sa quello che dice, se approfondisce vedrà la bontà di questo progetto. Io credo che il Movimento riuscirà ad arrivare unanime in Aula, non credo che ci saranno problemi, in qualsiasi caso ognuno si prende le sue responsabilità. Questo è un gruppo unito, stiamo dimostrando compattezza”. Scintille nella stessa commissione anche tra Ferrara e un militante del M5S, esponente del tavolo dell’Urbanistica Francesco Sanvitto: “Non fate parlare i cittadini. Ci sono principi di illegittimità, state provocando un danno erariale“, l’attacco di Sanvitto. “Ci sono tribunali e giudici“, la risposta di Ferrara.

Approfonditi alcuni aspetti del piano per l’impianto a Tor di Valle, in particolare sulla ferrovia Roma Lido: qui si prevede di aumentare il parco rotabile dagli attuali 8 treni a 19: 8 convogli verranno ammodernati con operazioni di revamping e 3 saranno quelli nuovi. “Uno dei pilastri del progetto dello Stadio di Tor di Valle risiede in un robusto potenziamento della Roma-Lido” rivendica l’assessore ai Trasporti Linda Meleo. “Questa delibera è invotabile a livello procedurale. Espone i consiglieri al rischio Corte dei Conti e richieste danni da parte di terzi“, puntano il dito i dem. E il caos sbarca anche nel municipio IX nel corso della seduta convocata proprio per rilasciare un parere sullo Stadio: le opposizioni protestano vivacemente con cartelli e slogan puntando il dito contro “la forzatura del M5S”. A inizio della prossima settimana arriverà in Aula Giulio Cesare la delibera per attestare l’utilità pubblica dell’opera con il progetto rinnovato. “Non c’è un progetto definitivo. Questo è ancora l’interesse pubblico allo stadio – chiarisce Ferrara -. Poi arriveranno le convenzioni dove metteremo i paletti, ovvero: prima le opere pubbliche e poi lo stadio e gli edifici. Il M5S che farà si che tutto venga realizzato nel rispetto delle leggi e nell’interesse dei cittadini“.

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