Sonego, che sorpresa: perde con Zverev e lo chiama Cairo! “Ti aspetto al Fila”

Dopo la sconfitta a Montecarlo, il 25enne – con un passato da giocatore granata e oggi grande tifoso – ha raccontato di aver ricevuto la telefonata del presidente: “Ti seguo sempre”

Lorenzo Sonego saluta il Master 1000 di Montecarlo al secondo turno, battuto in due set (6-3 6-3) da Sascha Zverev, numero 6 della classifica Atp. Il morale del fresco vincitore del Sardegna Open è stato tuttavia risollevato da Urbano Cairo, presidente del “suo” Torino. Già, perché il 25enne – entrato recentemente fra i primi 30 tennisti del mondo – è un grande tifoso granata, lui che da ragazzo ha giocato tre stagioni nelle giovanili della sua squadra del cuore scegliendo poi la racchetta come mestiere: “Ti aspetto al Fila”, l’invito di Cairo, che, come ha raccontato il tennista in conferenza stampa, lo ha chiamato dopo la sconfitta con Zverev: “Sei stato bravo e ti seguo sempre. Non ci siamo ancora conosciuti di persona, spero accada nelle prossime ore”.

Invito accettato

—  

Lorenzo Sonego, che durante la premiazione seguita al trionfo in Sardegna si era presentato con una mascherina del Torino, ha raccolto prontamente l’invito: “Così magari posso incontrare i giocatori. E magari potrò insegnare ai giocatori qualcosa con la racchetta, mentre loro potranno aiutarmi a migliorare con la palla fra i piedi”, ha scherzato il quarto tennista italiano al mondo, che ha giocato in maglia granata insieme a Barreca, Aramu e Morra. Inoltre Sonego, oltre a quello di vincere con la racchetta in mano, ha anche un altro sogno: “Vorrei essere sponsorizzato dal Torino, ma non so cosa devo fare per riuscirci”, aveva scherzato dopo la finale vinta a Cagliari contro Djere. Un legame, quello fra lui e il Toro, veramente forte. In attesa di stringere personalmente la mano a Cairo e alla squadra di cui avrebbe potuto vestire la maglia.

Precedente Neymar e l'esultanza in faccia a Kimmich: "Come cantare a una donna e poi..." Successivo Ibrahimovic: "Non ho violato la zona rossa, non ero a pranzo"