Seferovic, il giramondo che ha spento i sogni della Francia: “Ibra e Dzeko i miei miti”

Figlio di emigrati bosniaci, in Italia ha giocato con Fiorentina, Lecce e Novara, al Benfica è maturato e con la sua doppietta ha confezionato la sorpresa dell’Europeo facendo godere la Svizzera

Dal nostro corrispondente Stefano Boldrini

29 giugno – Londra

Perché poi ci sono partite in cui passa l’autobus della vita e bisogna fare una sola cosa: prenderlo, senza pensarci sopra. Questo momento è capitato ieri sera nella carriera di Haris Seferovic, 29 anni, attaccante del Benfica e della nazionale svizzera, un passato senza tracce in Italia tra Fiorentina, Lecce e Novara: l’impresa più memorabile una tripletta con la maglia del club piemontese al Livorno, il 17 aprile 2013. I due gol alla Francia sono la zenit di questo centravanti nato a Sursee, nel Canton Lucerna e figlio di genitori bosniaci emigrati da Sanski Most, ex Jugoslavia. Una doppietta decisiva per confezionare la sorpresa con la maiuscola di quest’Europeo: l’eliminazione ai rigori della Francia campione del mondo. Una capocciata da signore dell’area, una stangata che ha riaperto il match. Quando è stato sostituito, esausto, nel primo tempo supplementare, la standing ovation e le pacche sulle spalle della panchina hanno regalato in eurovisione l’immagine di un uomo felice.

La carriera

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Il percorso giovanile è stato in tre squadre: Sursee, Lucerna, Grasshopper. Da senior, Fiorentina, Lecce, Novara, Neuchatel, Real Sociedad, Eintracht Francoforte, Benfica. Cinque nazioni, cinque scuole calcistiche, cinque lingue da addomesticare: italiano, tedesco, francese, spagnolo e portoghese. C’è però un passaggio chiave nella carriera di Seferovic: è il titolo mondiale conquistato dall’Under 17 della Svizzera nel 2009. Seferovic ricevette un premio a Sarajevo e nelle foto di quella serata appare sorridente accanto a Dzeko: “Insieme a Ibrahimovic è il mio idolo”. Quella sera i vertici della federazione fecero pressing sul ragazzo per convincerlo a indossare la maglia della Bosnia. Nei report del giorno dopo filtrò ottimismo. Previsioni sbagliate: Seferovic scelse la Svizzera.

La vita

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Con 78 presenze e 24 gol è l’ottavo marcatore della nazionale elvetica. La maturazione è avvenuta in Portogallo, al Benfica, dove ha vinto il campionato 2018-2019 e due edizioni di Supercoppa nazionale (2017 e 2019). Ha ritrovato anche il piacere di trionfare in classifica cannonieri (23 gol, 2018-2019), dopo essere stato il bomber del mondiale Under 17 (5). In un’intervista rilasciata in Portogallo nel 2019, raccontò: “I miei genitori sono stati determinanti. Mia madre si trasferì per prima in Svizzera per lavorare, poi arrivò mio padre, prima che scoppiasse la guerra. Non parlavano la lingua, c’era poco denaro in casa, ma fecero gli straordinari per non privare di nulla me e mia sorella”. Ad un’agenzia di stampa svizzera lo scorso marzo dichiarò: “I numeri parlano per me”. Dichiarazione sulla quale c’è poco da dire: 26 gol in 48 gare nel 2020-2021. L’annuncio di un Europeo da protagonista.

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