Ronaldo atteso oggi a Torino. Nedved non ha dubbi: “Rimane alla Juve”

Il vicepresidente bianconero è fiducioso sulla permanenza del portoghese e sulla convivenza in attacco con Dybala: “Sarà un piacere farli giocare insieme”

La grande casa sulla collina riapre in giornata. Cristiano Ronaldo è atteso a Torino in queste ore e domani sarà al suo primo allenamento della nuova stagione alla Juve. Soprattutto, torna per restare, come confermato ieri dal vice presidente Pavel Nedved: «Resterà con noi». Prima di dichiarare chiuso il grande giallo dell’estate e buttare il libro nella differenziata è bene aspettare qualche giorno, ma tutto ora porta in una direzione: Ronaldo e la Juventus staranno insieme ancora per un anno. Lo dicono la logica, le indiscrezioni del calciomercato e ora anche le parole dei dirigenti. In più, lo confermano alcune voci delle ultime ore da Parigi. Con ordine, prima la logica e altre frasi di Nedved, non banali: “I rapporti con Dybala non erano freddi, per il rinnovo siamo nei tempi – ha detto -. Cherubini è in contatto con il suo procuratore che arriva nei prossimi giorni. Sarà un piacere far giocare insieme lui e Ronaldo. Chiellini? Ora è in vacanza, ci siamo sentiti. Gli diamo tempo di recuperare e ne parleremo con calma”.

Il contratto

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La logica, appunto. Ronaldo nel 2018 ha firmato un quadriennale da 31 milioni netti a stagione e tutto oggi fa pensare che lo rispetterà, senza andare via in anticipo e senza rinnovare. Se poi il prossimo mese portasse un’offerta XXL dall’estero beh… tutto sarebbe da riconsiderare. Quell’offerta però è molto improbabile perché è quasi impossibile che qualcuno gli proponga un contratto all’altezza di quello bianconero, firmato prima delle restrizioni da Covid e con i vantaggi fiscali italiani, non replicabili.

Il pericolo

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Il quarto Ronaldo juventino però non si può archiviare a cuor leggero. Il Ronaldo IV infatti si inserisce in un contesto diverso rispetto al passato, anche perché per la prima volta CR7 avrà un allenatore con cui ha condiviso un anno di calcio. I numeri del suo triennio sono indiscutibili – ha segnato 100 gol… e tanto basta – ma Ronaldo nel 2021 si è decisamente guardato intorno e la Juve non si sarebbe certo strappata le vesti in caso di addio, sapendo che una partenza alleggerirebbe i conti e faciliterebbe la gestione della nuova era bianconera, già abbondantemente avviata con De Ligt, Chiesa e Kulusevski. Ripartire da questi presupposti potrebbe non essere così semplice.

Il ruolo del 7

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Il grande tema è il ruolo di Cristiano, dentro e fuori dal campo. Ronaldo è un fenomeno ma condiziona molto e obbliga a scelte, in spogliatoio e sul prato. Allegri e CR7 presto si parleranno, riprendendo antichi discorsi. Allegri sa che il 7 alla Juve ha avuto un trattamento, non solo economico, diverso dai compagni, come forse è logico per una superstar da 317 milioni di follower su Instagram e quasi 800 gol in carriera. C’è da capire quali siano le regole di Max per la vita comune e quali le decisioni condivise sulla posizione. Ronaldo partirà da sinistra come nel 2018-19, con un 9 – Morata – al suo fianco? Oppure giocherà da punta, come in nazionale e almeno parzialmente con Pirlo? Per ora – Instagram testimonia – Cristiano si allena a Lisbona.

Icardi si ferma

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In questo scenario, è bene non trascurare Parigi, la destinazione possibile numero 1. L’ipotesi di scuola è sempre stata una: Mbappé al Real, Icardi alla Juve, CR7 al Psg. Ora, tra i forti venti parigini di quest’estate Icardi non ha perso l’orientamento. Maurito ha deciso di restare al Psg, anche se sinora non gli sono mancate le opportunità. La stessa Juve ha sondato la sua posizione, ma i risultati sono stati chiari: «Io resto qui». Nella sua testa a Parigi non ha rivali nel ruolo e ritiene di poter ritagliarsi uno spazio con Pochettino, anche perché le altre stelle del Psg hanno altre caratteristiche. Mbappé invece, in scadenza nel 2022, non intende prolungare il contratto col Psg ma neanche andarsene al Real nell’estate 2021. La sua idea è onorare l’ultimo anno a Parigi e valutare, durante la stagione, un prolungamento che non è all’ordine del giorno ma neppure da escludere. Il club dell’emiro di Doha così non perde fiducia, sapendo che non è nello stile di Kylian abbandonare da svincolato. Morale: si continua a negoziare a oltranza, con la possibilità che la trattativa si prolunghi fino a gennaio o oltre, con i grandi acquisti di queste settimane che – sperano in Qatar – forse possono invogliare Mbappé a firmare. E allora? E allora, il grande giro di attaccanti può portare a un classico esito di mercato: nulla di fatto e tutto come prima, tutti al loro posto, tutti felici e contenti. Forse.

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