Rodriguez sblocca il Cesena Pisa k.o. e Gattuso si sfoga

Il Cesena dà un calcio alla crisi e, dopo oltre due mesi, torna alla vittoria. I bianconeri, a secco di successi dallo scorso 9 settembre (1-0 al Carpi), battono un Pisa come sempre poco pericoloso in attacco e si garantiscono una domenica più serena dopo le recenti turbolenze e il cambio di allenatore. Per Camplone, che aveva debuttato con una sconfitta immeritata a Brescia, arriva subito una bella boccata d’ossigeno. Dopo un quarto d’ora di sbadigli, ci pensa Rodriguez, il grande protagonista, a ravvivare la sfida. L’attaccante spagnolo colpisce di testa su cross di Falasco ma non trova la porta. Al 28’ lo stesso Rodriguez lascia sul posto Lisuzzo, entra in area e cerca il rimorchio di Ciano: il tiro del mancino, deviato da un difensore del Pisa, termina fuori. Il gol del Cesena arriva al 30’: perfetto filtrante di Dalmonte per Rodriguez, che fulmina Lisuzzo e sul filo del fuorigioco (lo tiene in gioco Crescenzi) batte l’incolpevole Cardelli. Il Pisa reagisce e un minuto dopo protesta: in piena area di rigore Balzano rifila un pestone ad Eusepi. Sarebbe calcio di rigore, ma Chiffi non fischia. Nella ripresa i toscani tengono in mano a lungo il volante della partita ma non sono mai pericolosi. Al contrario, al primo tentativo del secondo tempo, il Cesena sfiora il bis prima con la punizione di Ciano, respinta male da Cardelli, poi con il tap-in di Kone, che si schianta contro il palo. Il finale è caldissimo ma il Pisa è tutto in una girata innocua del neoentrato Mannini, mentre Rodriguez, all’ultimo secondo, scherza Lisuzzo e in contropiede chiude la sfida.

L'allenatore del Pisa Gennaro Gattuso. Lapresse

L’allenatore del Pisa Gennaro Gattuso. Lapresse

lo sfogo di gattuso — “Abbiamo il braccino, ci vuole responsabilità. Io mi assumo le mie, ma tutto questo non basta” commenta Gattuso nel post partita. “Vedo del piattume. La società non incide su di me perché ci ho fatto il callo, sarei un ipocrita a dire che non faccio fatica ad avere un certo tipo di rapporto coi giocatori. La società non esiste, a volte io devo cambiare per non offendere e non colpire nell’orgoglio. Forse ho sbagliato a permettere che qualcuno pensi al Pisa come una cosa in secondo piano. Spero arrivi presto la società, a volte ho la sensazione di non essere seguito. Sto tenendo i toni bassi per non sbroccare, non sono me stesso. Voglio capire se il problema sono io, farei un passo indietro ma solo con l’arrivo di una società se ci sarà una società nuova”.

 Luca Alberto Montanari 

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