Rifiuti tossici, la ‘Ndrangheta toscana puntava il Viola Park

Nell’ambito dell’inchiesta emergono intercettazioni che rimandano al nuovo centro sportivo della Fiorentina

Il nuovo centro Viola

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Visto che i rappresentanti toscani della ‘Ndrangheta toscana sono sotto controllo dal 1993, i temi a cui vengono associati sono diversi. E c’è anche il mondo del calcio. Agli atti spunta un passaggio che tocca il centro sportivo della Fiorentina in costruzione a Bagno a Ripoli. La ditta Cantini (il cui titolare omonimo Graziano è in carcere da ieri) vorrebbe entrare nei lavori di realizzazione del centro al posto di un imprenditore che è dato per favorito (non coinvolto nell’indagine) visto che — emerge dalle intercettazioni pubblicate dal Corriere Fiorentino — “è impegnato nella costruzione di due supermercati, a Monsummano Terme e a Empoli e quella catena di supermercati risulta tra i più munifici sponsor della squadra viola”. L’inchiesta svaria dallo smaltimento abusivo di rifiuti tossici alla “suddivisione” degli appalti per vari lavori tra le ditte che avrebbero voluto comandare.

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