Plusvalenze, la sorpresa dei Friedkin e la reazione di Pallotta

ROMA – Incredulità, stupore e tanta irritazione. I Friedkin sono stati colti totalmente di sorpresa per l’inchiesta plusvalenze che ha coinvolto la Roma e che ha portato mercoledì alla perquisizione di Trigoria e degli uffici a viale Tolstoj. Dan e Ryan Friedkin sotto inchiesta, la loro immagine rischia di essere macchiata da operazioni di calciomercato che hanno coinvolto prevalentemente i dirigenti della vecchia gestione e quelli che hanno traghettato il passaggio dalla proprietà di Pallotta a quella attuale. Un danno d’immagine per il ricco magnate americano, la notizia ha fatto il giro del mondo e questo ha turbato profondamente Friedkin che nega qualsiasi coinvolgimento nelle accuse rivolte alla Roma da parte della Guardia di Finanza

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L’operazione Kumbulla

I texani sono rimasti totalmente sopresi dall’indagine, poiché l’unica operazione che riguarda la loro gestione è quella legata all’acquisto di Marash Kumbulla e il passaggio di Diaby, Cancellieri e Cetin all’Hellas Verona. Una trattativa chiusa e ufficializzata il 17 settembre 2020, esattamente un mese dopo il closing del neoproprietario e dalla sua nomina a presidente della Roma, e sette giorni prima dello sbarco ufficiale nella capitale. Un’operazione che naturalmente non li ha visti protagonisti ma che è stata portata a termine dall’allora amministratore delegato Guido Fienga insieme a due procuratori che hanno lavorato insieme all’ex dirigente su quella finestra di mercato estivo della Roma vista l’assenza di un direttore sportivo dopo il licenziamento di Gianluca Petrachi. Ecco, i Friedkin constatano proprio l’assenza nell’indagine di dirigenti della nuova proprietà, se non Pietro Berardi (oltre a loro stessi), il Ceo che si è insediato a Trigoria il 6 ottobre (quindi dopo la chiusura dell’operazione sotto indagine) ma che ha firmato la chiusura del bilancio (30 giugno 2021) in cui naturalmente era inserito anche l’acquisto del calciatore albanese e la cessione al Verona di Cetin, Diaby e Cancellieri.  

Pallotta tranquillo

Operazioni che riguardano quindi i dirigenti della vecchia gestione, da Pallotta a Baldissoni fino a Fienga, tra il 2017 e il 2019 (Marchizza, Frattesi, Tumminello, Luca Pellegrini, Defrel, Spinazzola e Cristante). Dai dirigenti della precedente proprietà filtra comunque serenità, confermando la trasparenza delle operazioni portate a termine in quegli anni, quindi trattative che secondo loro hanno sì generato plusvalenze, necessarie per il Fair Play Finanziario, ma non fittizie e dunque operazioni non connotate da valori notevolmente maggiorati e conformi a quelli di mercato. A confermare la tranquillità della precedente dirigenza anche l’ex patron della Roma James Pallotta che al sito laroma24.it ha dichiarato: «La Roma non ha sbagliato assolutamente nelle operazioni di mercato durante la mia presidenza. Non c’è stato mai un problema nelle nostre trattative». La Roma intanto non ha rilasciato altri comunicati oltre a quello di mercoledì sera, ma aspetta nuove indicazioni da parte della Guardia di Finanza sugli sviluppi dell’indagine. I Friedkin attendono, irritati, nuove novità. Sperando in nessun’altra brutta sorpresa.  

Plusvalenze, si indaga sulla gestione Pallotta. Caos in Olanda dopo Feyenoord-Ajax

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