Inter, il bilancio 2022-23 migliora grazie a ricavi Uefa, mercato e ticketing: -80 milioni

Prima del derby di sabato potrebbe arrivare anche la fumata bianca con il marchio per la parte posteriore della maglia

Andrea Ramazzotti

9 settembre – MILANO

Il momento è favorevole non solo in campo, con le tre vittorie su tre e il primo posto in classifica. L’Inter sorride anche guardando i conti e la “promozione” da parte della Uefa che a metà luglio ha considerato rispettato dalla dirigenza di viale della Liberazione il settlement agreement firmato oltre un anno fa.

PROGRESSI BILANCIO

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A fine settembre è in programma il cda che, in vista dell’approvazione di fine ottobre dell’assemblea dei soci, dovrà chiudere il bilancio al 30 giugno. A causa della pandemia il club della famiglia Zhang aveva chiuso l’esercizio 2020-21 con un rosso di 245,6 milioni, risultato notevolmente migliorato nel bilancio 2021-22 grazie alle cessioni di Lukaku e Hakimi (-140 milioni). Quest’anno ci sarà un ulteriore step in avanti e il passivo non sarà più in tripla cifra, ma a meno 80/85 milioni. Buona parte del merito va data ai ricavi arrivati dall’Uefa complice la finale di Champions raggiunta: circa un centinaio di milioni. A questi vanno aggiunti gli 80 milioni netti provenienti dal ticketing con il nuovo record italiano per una singola gara (incasso da oltre 12 milioni lordi nell’euro-derby di ritorno). Senza la beffa dell’ormai ex sponsor di maglia, l’insolvente DigitalBits, la situazione sarebbe stata ancora maggiore, ma il trend nerazzurro è incoraggiante anche perché è proseguito nel corso dell’ultimo mercato estivo.

TAGLIO STIPENDI E PLUSVALENZE

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Nella campagna trasferimenti chiusa l’1 settembre l’Inter ha tagliato gli ingaggi del 10-12% grazie agli addii di Lukaku (11 milioni lordi), Dzeko (12) e Brozovic (addirittura 12,5), ma ha anche centrato l’obiettivo fissato dall’Uefa sulle plusvalenze grazie alle cessioni di Onana (52,5 milioni più bonus, dopo essere arrivato a zero) e Brozovic (18 milioni, dopo che il suo costo era stato ammortato praticamente del tutto). Sostanzialmente in pareggio il bilancio delle operazioni in entrata e in uscita. Questi dati fanno pensare che i paletti fissati nel settlement agreement saranno rispetti anche nel 2023-24. Soprattutto perché i ricavi dagli sponsor, nuovi e confermati, sono discreti.

ECCO LO SPONSOR “back”

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Negli ultimi giorni sono stati annunciati il rinnovo fino al 2026 con la Molisana e il nuovo accordo (sempre fino al 2026) con Enel. Si tratta di due partnership considerate importanti, ma che a livello economico incidono meno rispetto al prolungamento del matrimonio con Nike e alla firma con Paramount+, rimasto main sponsor per una stagione (fino al prossimo 30 giugno). La piattaforma di streaming statunitense, pur pagando una cifra inferiore rispetto a quella che poi non è stata corrisposta dall’insolvente DigitalBits, garantisce al club un appeal internazionale importante, come del resto lo sponsor di manica (eBay). A breve, diciamo prima del derby, potrebbe esserci anche un’altra novità: l’arrivo di un marchio da mettere sul retro della maglia, sotto il numero. Il così detto “Back Sponsor”. C’è una trattativa avviata che potrebbe concludersi la prossima settimana, con tanto di debutto nella stracittadina. Del resto la società nerazzurra “attira” perché in crescita sui social, ormai abituata a fare tutti esauriti nelle gare casalinghe, reduce dalla finale di Champions, coppa che disputerà anche quest’anno con l’obiettivo di superare anche quest’anno la fase a gironi, e soprattutto a caccia della storica seconda stella.

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