Platini: “Il calcio non appartiene a Uefa e Fifa. Nuova Champions? Una stupidaggine”

Silenzio, parla Le Roi. Michel Platini concede un’intervista a L’Equipe e gli argomenti trattati sono abbastanza scottanti: la Superlega, il mondiale ogni due anni e il ritorno in nazionale di Benzema. E non mancano le bordate…

Silenzio, parla Le Roi. Michel Platini concede un’intervista a L’Equipe e gli argomenti trattati sono abbastanza scottanti: la Superlega, il mondiale ogni due anni e il ritorno in nazionale di Benzema. Tutte cose che, da ex presidente UEFA e da leggenda della nazionale francese, lo toccano da vicino. E Platini, come ormai sua abitudine, non risparmia frecciate a nessuno, partendo da chi ha organizzato il campionato secessionista fino ad arrivare al suo successore Ceferin…

SUPERLEGA – L’idea della Superlega, spiega Le Roi, non era nulla di nuovo, ma lo sloveno si è fatto trovare impreparato. “Sono quarant’anni che i grandi club vogliono andarsene e quando sei presidente della UEFA devi giocare d’anticipo, piuttosto che farti mettere di fronte al fatto compiuto”. Il crollo del progetto, però, è dovuto agli errori di chi lo ha messo su. “I responsabili della Superlega hanno fatto una comunicazione di merda. E in più i mezzi di comunicazione, i tifosi, soprattutto gli inglesi come al solito, e gli allenatori erano contrari”. Ma anche la nuova Superchampions non è che piaccia molto al transalpino. “La riforma della Champions League è una stupidaggine mai sentita, perchè va a prolungare la fase a gironi, che è quella che non interessa a nessuno. Ma alla UEFA la filosofia da parecchio è quella di fare sempre più soldi. Finiremo per sponsorizzare anche le reti delle porte”.

MONDIALI – Figurarsi poi se si va a toccare il Mondiale, l’evento clou per eccellenza del calcio. Una manifestazione che, se si giocasse ogni due anni, forse perderebbe quel fascino che la rende davvero unica. “La Coppa del Mondo ogni quattro anni fa parte della storia, è qualcosa di raro e di importante. E contrariamente a quello che pensano la FIFA e la UEFA. il calcio non appartiene a loro”. C’è modo anche di parlare del ritorno di Benzema, dopo anni di attriti con Deschamps. “Tutto il mondo sa che per meriti sportivi Benzema ha meritato di stare nella nazionale francese. Se non fosse stato convocato, sarebbe avvenuto per ragioni che esulano dal calcio, per motivi politici. Ma io non vedo altro che il calciatore, la cui presenza sarà utile anche a Mbappè, visto che Benzema ha il talento di giocare bene lui e di far giocare bene gli altri”. Parola…di Sua Maestà.

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