Parma, ecco Maresca: gioco brillante e valorizzazione dei giovani

L’ex centrocampista arriva dal Manchester City dov’è stato assistente di Guardiola e ha guidato l’Under 23 al successo del campionato. Si muoverà tra tetti di spesa e la necessità di tornare subito in Serie A

La scommessa per risalire subito in Serie A si chiama Enzo Maresca. Sarà lui il nuovo allenatore degli emiliani: contratto triennale firmato oggi, progetto condiviso con il presidente Krause e con il direttore generale Javier Ribalta. Si punterà sulla valorizzazione dei giovani e, soprattutto, si cercherà di dare un gioco brillante e offensivo anche per riguadagnare la fiducia del pubblico, molto deluso dopo l’ultima stagione. Maresca arriva direttamente dal Manchester City dov’è stato assistente di Pep Guardiola e ha guidato l’Under 23 dei Citizens al successo del campionato. In precedenza il neo-tecnico del Parma ha lavorato con Vincenzo Montella al Siviglia e con Manuel Pellegrini al West Ham. Esperienze importanti che gli hanno dato modo di crescere e di acquisire quelle conoscenze necessarie per affrontare il grande salto. Non sarà semplice il suo sbarco nel mondo degli allenatori “in prima”: tante pressioni, il desiderio-obbligo di riconquistare immediatamente il palcoscenico della Serie A, come più volte dichiarato dal presidente Krause, gli inevitabili ostacoli che incontrerà nella gestione del gruppo. Tuttavia Maresca si dice pronto, non ha certo paura di confrontarsi con le responsabilità e con le tensioni che un allenatore vive quotidianamente.

Nuova struttura

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A valutarne le attitudini è stato soprattutto Ribalta, che lavora a stretto contatto con il presidente Krause. Il Parma, nell’ultimo periodo, dopo la certezza della retrocessione, sta tentando di darsi quella struttura societaria che al principio della stagione è mancata (e forse è una delle cause principali del fallimento). Dopo aver affidato la gestione amministrativo-finanziaria a un manager esperto come Jaap Kalma, e dopo aver congedato il d.s. Marcello Carli e l’allenatore Roberto D’Aversa, si è puntato su Ribalta come uomo forte del settore tecnico. Inoltre è stato affidato il ruolo di direttore sportivo a Mauro Pederzoli, mentre Filippo Galli sarà il responsabile dell’area metodologica, un nuovo ambito che farà da collante tra il settore giovanile e la prima squadra e dal quale dovranno partire quegli in-put tecnici per intraprendere un percorso di costante miglioramento.

Il futuro

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Il Parma, dunque, insegue un’idea nuova di calcio. O meglio: un’idea nuova di “fare calcio”, così da rendere sostenibile economicamente tutta l’impresa. Grande attenzione sarà dedicata al settore giovanile e i profili dei giocatori che saranno scelti per l’avventura della Serie B rientreranno nel progetto di svecchiamento della rosa e di contenimento degli ingaggi. Difficile ora stabilire chi resterà e chi se ne andrà: tutto dipenderà dalle impressioni e dalle indicazioni che darà Maresca. In questo senso, perlomeno stando alle dichiarazioni ufficiali, si procede secondo logica: la società fissa il budget di spesa che non può per nessun motivo essere superato e l’allenatore, in base ai soldi a disposizione, compila la sua lista dei desideri. Se serve un terzino, non si va a prendere un centrocampista come accaduto troppo spesso in passato. È una scommessa anche questa, perché non ci sono esperienze analoghe in giro per il nostro Paese dove spesso ci si fa incantare dai nomi e si spendono cifre folli per accaparrarseli. Altro punto interrogativo riguarda l’impatto di questo modello con la Serie B, campionato totalmente diverso dalla A, con numerose incognite e numerose trappole in più. Maresca, cui è doveroso concedere il tempo per trasmettere le sue idee di gioco, dovrà però fare in fretta a calarsi nel ruolo. Parma ha fame di grande calcio, ha fame di Serie A e in Purgatorio ha intenzione di passarci meno tempo possibile.

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