Mondiali al Qatar, che ci guadagnò la Francia? Indagano i giudici: pranzo segreto all’Eliseo, Platini, l’emiro…

Inchiesta in Francia: perché Platini votò sì? Secondo le emittenti pubbliche Radio France e France 2, la giustizia francese – nell’ambito dell’inchiesta aperta nel 2016 sulle condizioni dell’attribuzione al Qatar dell’organizzazione dei Mondiali di calcio 2022 – sta indagando su presunte contropartite negoziate nel 2010 nel “pranzo segreto” all’Eliseo fra Nicolas Sarkozy e alti responsabili dell’Emirato.

Inchiesta in Francia: perché Platini votò sì?

L’attribuzione avvenne, nove giorni più tardi, con il voto decisivo di Michel Platini. Che partecipava a quel pranzo e votò per il Qatar. L’ex numero 2 della FIFA, il francese Jérôme Valcke, ha recentemente affermato – a proposito dell’attribuzione al Qatar dei mondiali 2022 e di Platini (all’epoca presidente dell’UEFA e vicepresidente della FIFA) – che “ci fu un voltafaccia, un cambiamento improvviso da parte di Michel, che fu legato a qualcosa.

Il pranzo segreto all’Eliseo con l’emiro

O al fatto che si rese improvvisamente conto che il Qatar era il candidato migliore, o quel pranzo in cui si discusse di tutto questo”. Radio France e France 2 hanno confermato che l’ex presidente Sarkozy si impegnò a fondo perché la competizione fosse attribuita al Qatar durante quel pranzo, che fu tenuto segreto e si svolse il 23 novembre 2010.

Quel pranzo resta al centro dell’inchiesta e per la Procura finanziaria rappresentò “una svolta decisiva” a favore del Qatar. Oltre a Sarkozy e Platini, a quell’appuntamento erano presenti: il principe erede del Qatar, oggi emiro, Tamim Ben Hamad Al Thani, e il primo ministro dell’emirato, Hamad Ben Jassem Al Thani.

Platini: “Sarkozy non mi disse chi votare. Ma si capiva…”

L’allora presente della FIFA, Sepp Blatter, ha testimoniato che Platini lo chiamò subito dopo il pranzo dicendogli che Sarkozy “gli aveva raccomandato di votare per il Qatar. Nove giorni dopo, il 2 dicembre 2010, la scelta a favore del paese del Golfo, designato con 14 voti a favore e 8 contrari. Michel Platini, che finì dunque per votare a favore del Qatar dopo essere stato fino ad allora per gli Stati Uniti, fu posto in stato di fermo nel 2019, poi rilasciato senza capi d’accusa a carico.

Negò davanti agli inquirenti di aver ricevuto da Sarkozy la richiesta di dare il suo voto al Qatar, aggiungendo: “ma capii bene chi sosteneva”. Secondo Radio France, gli inquirenti francesi si chiedono se l’ex presidente abbia ottenuto in cambio di quelle pressioni qualche tipo di compenso.

Acquisto Psg, diritti tv Ligue 1 e Mondiali, aerei da guerra Rafale…

Le piste che vengono seguite sono: l’acquisto del Paris Saint-Germain da parte di Qatar Sports Investments nel 2011, la creazione della piattaforma tv BeinSport in Francia con i diritti tv della Ligue 1 e quelli dei Mondiali, oppure la vendita di aerei da combattimento Rafale (effettuata nel 2015 al prezzo di 6,3 miliardi di euro). Una nota interministeriale allegata al fascicolo dell’inchiesta parla di “opportunità di contratti legati alla Coppa del Mondo in Qatar e ai progetti di infrastrutture” per le imprese francesi.

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