Sergej Milinković-Savić, 21 anni. Lapresse
Sergej Milinkovic alza l’asticella. “Siamo quarti, vogliamo vincere tutte le partite. Dobbiamo vedere cosa possiamo fare, ma quest’anno dobbiamo puntare la Champions League”. A Napoli, un anno e mezzo fa, la Lazio l’aveva conquistata, prima di vederla sfumare poi nei playoff contro il Bayer Leverkusen. Al serbo l’avranno sicuramente raccontata, quella partita, ma anche ciò che accadde a Formello dopo (la festa in piena notte) e alla stazione Termini prima (l’incoraggiamento dei tifosi): domani alla partenza per Napoli succederà lo stesso, visto che la trasferta è vietata. “Questa è una grande spinta per noi. Spero di vederli anche nelle partite, per noi sarebbe meglio giocare con tanti tifosi, vedere quando usciamo dagli spogliatoi lo stadio pieno è qualcosa che carica”.
test — Prima della sosta, la Lazio reduce dal successo sul Sassuolo è chiamata alla prova di laurea: “Quello di Napoli è sicuramente un test difficile: dobbiamo andare lì senza pressione, entrando in campo decisi. Siamo un bel gruppo, Inzaghi sta facendo bene: c’è una bella atmosfera nello spogliatoio”. Se l’obiettivo della Lazio è la Champions, il serbo fissa il suo: “Giocare bene e riproporre quello che sono riuscito a fare anche in passato in altre squadre. Il mio futuro? Voglio dare qualcosa in più prima di andare via di qua”.
modello — Milinkovic in estate spera di giocare l’Europeo Under 21 (spareggio contro la Norvegia), ma sogna la nazionale maggiore: “Giocheremo queste due partite importanti e prima devo pensare a queste. Poi spero di tornare in nazionale maggiore. Mi ispiro a Matic, è un grande uomo: non giochiamo nello stesso ruolo ma per me è il numero uno”. E a proposito di ruolo: “Per me fare la mezzala destra o sinistra è la stessa cosa, ma se devo scegliere preferisco a destra. Come ruolo, invece, mi piace fare il trequartista”.
