Milan, ritorno in Europa in salita: nel girone con Celtic, Sparta Praga e i “cugini” del Lilla

La squadra rossonera non ha avuto il migliore dei sorteggi: nel gruppo anche i francesi del presidente Gerard Lopez, dietro a cui c’è un fondo americano familiare anche al Diavolo: Elliott

2 ottobre – Milano

Dopo lo spavento preso contro il Rio Ave e la qualificazione ai gironi di Europa League acciuffata per i capelli, il Milan ha scoperto oggi all’ora di pranzo le sue avversarie. La squadra rossonera era in terza fascia e rischiava di finire in un gruppo di ferro (Villarreal, Leicester e Lilla, per esempio). Ha preso forse la peggiore della quarta fascia (appunto i francesi del Lilla) e altre due squadre tignose: gli scozzesi del Celtic e i cechi dello Sparta (girone H). Poteva andare decisamente meglio ai rossoneri. C’è però un precedente che fa ben sperare: nel 2006-07 il Milan affrontò Celtic e Lilla in Champions League e finì con il trionfo di Atene. In più, lo scontro con i francesi è quasi un derby in famiglia per il fondo Elliott, proprietario formalmente della società rossonera e coinvolto in modo più o meno diretto anche nel Lille Olympique Sporting Club. Chissà che non porti bene.

CELTIC GLASGOW (Scozia)

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E’ la Juventus di Scozia. Anche con la pandemia di Covid, ha vinto per la nona volta di fila il campionato (in tutto sono 51), mentre in Scottish League Cup ha battuto in finale i rivali di sempre dei Rangers (1-0) conquistando per la 19ª volta la coppa. Quest’anno, in campionato, ha già vinto 7 partite su 8. Nei preliminari di Champions League ha passato il primo turno battendo 6-0 il Reykjavik, ma poi è stato eliminato dagli ungheresi del Ferencvaros (1-2). In Europa League è arrivato battendo sempre per 1-0 in trasferta Riga e Sarajevo. Anche un anno fa era uscito dalla Champions prima della fase a gironi e in EL si è classificato al primo posto del girone (c’era anche la Lazio, battuta sia all’Olimpico sia in Scozia per 2-1), ma poi è stato eliminato dal Copenaghen.Affrontare il Celtic non è proprio facile e la Lazio, appunto, se lo ricorda bene. Ma se si continuerà a giocare senza pubblico, il fattore campo peserà un po’ di meno. Il Milan, tra l’altro, ha vinto 7 delle 11 sfide europee contro il Celtic (una sola sconfitta). La squadra, guidata da Neil Lennon, non è cambiata molto. Sono arrivati la punta centrale Ajeti dal West Ham e il portiere Barkas dall’Aek Atene, oltre al difensore Duffy in prestito dal Brighton. Il Milan potrebbe ritrovarsi di fronte anche un ex: il Celtic è infatti in trattativa con la Juve per prendere Mattia De Sciglio.

Odsonne Edouard è la punta centrale. Cresciuto nel Psg, nella passata stagione ha segnato 27 gol e servito 19 assist in 45 partite. Quest’anno è già a quota 6 in 9.

La formazione tipo

(3-5-2): Barkas; Ajer, Duffy, Bitton; Frimpong, Christie, Brown, McGregor, Taylor; Edouard, Ajeti.

SPARTA PRAGA (REP. CECA)

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Il Milan non ha mai perso nei sei precedenti contro lo Sparta Praga (4 vittorie e 2 pareggi) e ha subito l’unica rete nell’ultimo incrocio (marzo 2004, 4-1 in Champions). I cechi hanno chiuso l’ultimo campionato al terzo posto, alle spalle di Slavia Praga e Viktoria Plzen e nella passata EL non sono andati oltre il terzo turno, eliminati dal Trabzonspor. Non è, quindi, la squadra che deve più spaventare Ibra e compagni in questa fase a gironi. Il tecnico Vaclav Kotal, in carica dallo scorso febbraio, ha visto andare via la punta centrale Tetteh e il trequartista Mustedanagic, mentre sono arrivati l’attaccante Minchev, il portiere Holec, il difensore centrale Celustka e una conoscenza italiana, l’ala sinistra Krejci dal Bologna, da non confondere con l’omonimo classe 1999 in squadra. In rosa c’è anche un altro giocatore che ha trascorso molti anni in Italia: Kozak, ex Lazio, Brescia, Bari e Livorno.

Adam Hlozek, è una seconda punta di appena 18 anni valutata già una decina di milioni. Nella sua giovane carriera ha segnato 24 gol e servito 16 assist.

La formazione tipo

(4-3-1-2): Heca; Sacek, Plechaty, Celustka, Hanousek; Karlsson, Soucek, Krejci; Dockal; Hlozek, Julis.

LILLA (FRANCIA)

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Milan e Lilla si affronteranno per la prima volta in competizioni europee dalla Champions 2006 (un pareggio e una sconfitta il bilancio per i rossoneri) e si troverà di fronte una francese per la prima volta dalla Champions 2010-11: contro l’Auxerre, nel 2-0 di San Siro, Ibrahimovic segnò il suo primo gol in rossonero. Come detto, il Lilla è nella galassia Elliot, anche se non in modo diretto come il Milan. In pratica, semplificando parecchio la questione, il fondo americano si è fatto carico del forte indebitamento del club prima, quindi ha deviato la posizione debitoria dalle casse del club a quelle del suo proprietario, Gerard Lopez, mettendo comunque alcuni uomini fidati con potere di veto nel consiglio d’amministrazione della società come forma di cautela. In sostanza, Elliott ha potere decisionale su ogni mossa del Lilla. Prima della sospensione della Ligue1 per il Covid, il Lilla era quarto in classifica, attualmente è secondo a due punti dalla capolista Rennes. Dal mercato è arrivato per 32 milioni il trequartista/seconda punta David dal Gent, oltre al portiere Karnezis dal Napoli e il navigato attaccante turco Burak Yilmaz. Ha però perso Osimhen, andato da Gattuso, e il difensore centrale Gabriel passato all’Arsenal. In rosa c’è anche il figlio dell’ex rossonero Weah, da non sottovalutare le ali Araujo e Bamba e naturalmente l’ex Bayern Monaco Renato Sanches a centrocampo.

Difficile indicarne una in particolare. I più noti e affermati sono i già citati Sanches, Yilmaz e Bamba, ma sono i giovani da tenere d’occhio. Boubakary Soumaré è in rampa di lancio, ma non ha il posto fisso da titolare. Jonathan David è appena arrivato e sicuramente ha talento per sfondare.

La formazione tipo

(4-4-2): Maignan; Celik, Fonte, Botman, Bradaric; Araujo, André, Sanches, Bamba; David, Yilmaz

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