Milan, Pasalic e la A sfiorata No al Catania, poi la svolta…

Nel 2013 era praticamente passato al Catania. L’Hajduk si era messo d’accordo con il club siciliano per 1,5 milioni di euro, ma Mario Pasalic, all’epoca appena diciottenne, non ne volle sapere. Viveva il suo sogno, perché per ogni ragazzino delle giovanili dell’Hajduk vive per il giorno del debutto in prima squadra, davanti alla famosa Torcida. Il ragazzo, nato a Mainz, a 10 anni entra nelle giovanili dell’Hajduk. Forte fisicamente, dotato di grande resistenza e piedi buoni, divenne presto uno di cui si parla un gran bene. Nel 2012 però la prima grande sfortuna: gioca nella squadra juniores e dopo un torneo all’estero si sente male. I dottori pensano sia epatite, poi gli esami del sangue dimostrano che ha un problema batteriologico e deve fermarsi un mese in ospedale. Torna alla grande, nel successivo campionato è lui che fa il gol che all’ultimo minuto porta il titolo nazionale agli juniores dell’Hajduk. Siamo agli inizi, perche Pasalic a 17 anni fa il grande salto ed entra in prima squadra. Molto presto diventa l’idolo dei tifosi. Nel suo primo grande derby, contro la rivale storica della Dinamo Zagabria, Pasalic centra una doppietta per la vittoria che gli cambia la vita. Per Pasalic la carriera prende la giusta strada. Gioca bene, in 36 partite farà 11 gol, si fa notare anche ai selezionatori croati, così che nel settembre del 2014 il c.t.Niko Kovac lo chiama in nazionale maggiore. A Pola debutta contro Cipro in squadra con Modric, Mandzukic, Rakitic…

mercato — Il Chelsea si fa avanti, e per tre milioni di euro lo porta a Londra. Pasalic, però, deve maturare e i blues lo mandano prima in Spagna. Con l’Elche gioca 31 partite in campionato, fa tre gol, lascia una buonissima impressione. Numeri che gli valgono la chiamata del Monaco, dove gioca 16 partite in Ligue 1 e si mete in mostra con le sue doti tipiche – corre tanto Pasalic, box to box, ha una buona tecnica, tira forte dalla distanza ed è molto abile nel gioco aereo -. I problemi alla schiena gli impediscono non solo di giocare la primavera con il Monaco, ma anche di giocarsi le buone chance per l’europeo, con la Croazia. Adesso, finalmente ristabilito, Mario Pasalic con i suoi 21 anni avrà al Milan la sua grande occasione. Il ragazzo, che può giocare da centrale, mediano ma anche da trequartista, è uno che nel calcio italiano dovrebbe trovarsi a suo agio. Non solo per le doti fisiche, ma anche per la duttilità tattica e un senso di responsabilità non usuale a giocatori così giovani. Le sfortune hanno aiutato Mario a maturare in fretta. La sua storia come il suo modo di giocare può far venire in mente Carlo Ancelotti…

 Robert Matteoni  

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