Milan, Napoli, Inter e Juve: ecco il borsino dei reduci dalle nazionali

Le protagoniste della volata scudetto hanno dato almeno dieci giocatori a testa alle rappresentative: solo Zielinski acciaccato, ma per molti c’è stato un vero tour de force

Salvatore Malfitano @malfitoto

30 marzo – Milano

Anche la sosta per le nazionali, che non si è ancora conclusa per tutti, può essere un fattore nella volata scudetto, specialmente in vista della prossima giornata che regalerà due scontri diretti ad alta quota: Atalanta-Napoli e Juventus-Inter. Ognuna delle prime quattro della Serie A ha concesso almeno dieci calciatori alle rispettive selezioni, impegnate a giocarsi un posto ai prossimi Mondiali o per semplici amichevoli. Facciamo il punto su “quelli che tornano”: come si sono mossi in nazionale, in quali condizioni si ripresentano ai club.

Milan

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Nel disastro dell’Italia, Florenzi era titolare nella clamorosa sconfitta con la Macedonia e ha riportato un leggero sovraccarico al ginocchio, sarà da valutare per il Bologna; Tonali invece è entrato soltanto nel finale: il centrocampista poi è stato impiegato per tutti i 90 minuti contro la Turchia: per lui un 6,5 dalla Gazzetta. L’asse Theo Hernandez-Giroud funziona anche con la maglia della Francia: assist dell’esterno e gol dell’attaccante nell’amichevole contro la Costa d’Avorio.

Il primo è sceso in campo soltanto per questa gara, il secondo invece ha giocato anche contro il Sudafrica, andando nuovamente a segno, per un totale di 155 minuti in campo. Quest’ultima sfida ha visto anche l’esordio di Maignan dal primo minuto con la nazionale francese. Il vero tour de force l’ha dovuto sostenere Bennacer, che non ha centrato con l’Algeria la qualificazione di Mondiali dopo i tempi supplementari contro il Camerun, e rientra con oltre 200’ nelle gambe. Anche Kessie ha disputato da titolare le due gare della Costa d’Avorio. Scampoli di partita per Ibrahimovic contro la Polonia e per Leao, sempre con i turchi (ma con assist per il 3-1 finale), un’ora di gioco invece per Krunic e Kalulu, rispettivamente con Bosnia e Francia Under 21; l’ex Empoli è rimasto fuori col Lussemburgo per una sindrome influenzale. Completano il quadro gli 82’ di Saelemaekers, divisi in due gare. Non utilizzato Ballo-Touré dal Senegal.

Napoli

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La sosta in genere non porta grandi notizie per il Napoli e sembrava confermarsi il trend negativo quando Zielinski è uscito acciaccato nel finale di Polonia-Svezia dopo uno scontro di gioco. Fortunatamente le sue condizioni non preoccupano, anche se Spalletti contro l’Atalanta potrebbe tenerlo fuori e passare al centrocampo a tre. Tanta delusione per Osimhen e Ospina, titolari in entrambe le partite che hanno sancito l’esclusione dai Mondiali di Nigeria e Colombia. Insigne ha giocato soltanto 64 minuti contro la Macedonia, rientrando insieme a Politano – che non è sceso in campo anche perché non al meglio fisicamente – dopo la sconfitta di Palermo.

Al Barbera non c’era Elmas perché squalificato, ma il centrocampista ha disputato quasi tutta la gara col Portogallo. Missione compiuta per Koulibaly, che andrà in Qatar col suo Senegal, dopo la maratona ai rigori contro l’Egitto; due gare piene anche per Lobotka con la maglia della Slovacchia. Rrahmani, che come Osimhen non sarà della partita con l’Atalanta per squalifica, è sceso in campo solo in uno dei due incontri giocati dal Kosovo, contro la Svizzera. Bisognerà attendere invece per il rientro di Lozano: nella notte tra oggi e domani sarà impegnato contro El Salvador, tornerà a Napoli direttamente venerdì.

Inter

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I nerazzurri sono senz’altro la squadra più spremuta dalla sosta, dal momento che ben dieci giocatori hanno disputato almeno una gara da titolare, senza però riportare problemi fisici degni di nota. Dumfries (assist contro la Germania), Skriniar, Calhanoglu, Vidal e Sanchez sono stati impiegati dal primo minuto per entrambi gli impegni in calendario delle rispettive nazionali, con questi ultimi tre che non sono riusciti a qualificarsi per i Mondiali.

Oltre 100 minuti in campo anche per Bastoni, Perisic e Dzeko: quest’ultimo ha trovato anche la rete che ha deciso la sfida col Lussemburgo. Barella ha giocato soltanto contro la Macedonia, così come Correa è stato schierato unicamente contro il Venezuela ed entrambi sono stati sostituiti nella ripresa. Nessun minuto per Vecino con l’Uruguay, che non ha potuto raggiungere il Cile anche dopo la negatività al Covid.

Juventus

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Discorso opposto, invece, per la squadra di Massimiliano Allegri, che ha potuto contare su impiego ridotto dei suoi calciatori. Solo De Ligt e Morata hanno giocato due partite, con l’olandese che le ha fatte per intero, mentre l’attaccante è stato sostituito in entrambe le sfide nella ripresa, segnando anche una doppietta all’Islanda. De Sciglio e Chiellini non hanno brillato contro la Turchia, con il centrale che è stato mandato in campo anche nei minuti conclusivi della gara con la Macedonia; l’esterno invece da settimane ha un fastidio al ginocchio, non è al massimo ma sarà comunque disponibile. Meno di un quarto d’ora per Locatelli, guarito dal Covid, e pochi istanti anche per Bonucci.

Szczesny, titolare nello spareggio con la Svezia, ha conquistato i Mondiali; non ce l’ha fatta Cuadrado: 75’ per lui in Colombia-Bolivia. Tite ha scelto Danilo a destra nel Brasile per la gara col Cile, mentre l’ha tenuto a riposo contro la Bolivia; per Arthur invece soltanto 13 minuti nel finale della seconda gara. Buona prova di Rabiot nella goleada della Francia sul Sudafrica, dopo essere subentrato con la Costa d’Avorio.

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