Perù, è febbre Lapadula e sui social sono sfottò all’Italia: “Che ti sei persa”

C’è ancora un italiano che sogna il mondiale ed è Gianluca Lapadula. “Il Bambino” ha spedito coi suoi gol il Perù allo spareggio intercontinentale. E i tifosi della blanquirroja prendono in giro gli Azzurri per non aver creduto in lui…

C’è ancora un italiano che sogna il mondiale ed è Gianluca Lapadula. “Il Bambino”, come lo chiamano in Perù, ha segnato uno dei gol che hanno permesso alla blanqurroja di battere il Paraguay e di ottenere l’accesso al playoff intercontinentale per volare in Qatar. Una serata decisamente particolare, condita anche con un palo e con le lacrime dopo la fine della partita, che hanno ulteriormente cementato il mito di Lapagol nel cuore dei tifosi peruviani. Certo, il cammino non è ancora finito e ci sarà da affrontare una tra Emirati Arabi Uniti e Australia per realizzare il sogno mondiale, ma intanto già aver tenuto fuori il più quotato Cile e poter ancora sperare di giocare la Coppa del Mondo è importante.

ITALIA – E soprattutto un qualcosa di cui Lapadula, a differenza dei calciatori italiani, può vantarsi. Ed è ovvio che, dopo l’eliminazione dell’Italia, molti peruviani sui social punzecchino gli Azzurri per la mancanza di fiducia in quello che poi è diventato il bomber della nazionale sudamericana. “Se non segna, dà una mano e ci mette tante ‘huevas’ in ogni giocata. Lapagol si fa sempre sentire, ecco cosa si è persa l’Italia…”, chiosa un tifoso della blanquirroja. “Lapadula quattro anni fa si è rassegnato al fatto che l’Italia non l’avrebbe convocato, lo hanno chiamato da qui, ha deciso di provarci e oggi ha un piede nel mondiale ed è totalmente identificato con la terra di sua madre”, spiega qualcun altro. Insomma, una vera febbre da Lapadula.

FEBBRE – E dire che fare meglio di quanto già avvenuto sembrava complicato. Lo scorso anno è spuntata sui social “Lapagol”, una canzone composta appositamente per celebrare le gesta del “Bambino”. A proposito di bambini, in Perù ci sono stati genitori che hanno chiamato il loro figlio Lapadula. Qualcun altro sui social ha creato”Legodula”, ovvero, un personaggio dei Lego con le fattezze del centravanti. E prima dell’esordio in nazionale, il celebre guaritore Don Abel ha portato a termine un rito, consacrando Lapadula alle divinità delle montagne delle Ande e alla Madre Terra, affinchè le sue prestazioni con la maglia della nazionale fossero buone. Numeri alla mano, Don Abel ha evocato gli spiriti giusti. E chissà che con il Perù ai mondiali i Lapadula peruviani nei prossimi anni non diventino ancora di più…

Precedente Milan, è sprint scudetto. Su chi puntare (e di chi diffidare) tra i rossoneri Successivo Milan, Napoli, Inter e Juve: ecco il borsino dei reduci dalle nazionali

Lascia un commento