Mikael, Nsame e Supriaha: le prospettive dei tre nuovi bomber di provincia

Salernitana, Venezia e Sampdoria scommetteranno su questi profili: con 13 o 16 crediti anche i fantallenatori potranno puntare sull’effetto sorpresa

Da ieri si è conclusa la sessione di calciomercato invernale che ha fatto registrare numerosi movimenti, non solo tra le ‘big’ del campionato. Salernitana, Venezia e Sampdoria hanno ingaggiato Mikael, Nsame e Supriaha. Saranno i futuri bomber della provincia? Andiamo a conoscere le prospettive fantacalcistiche di questi tre attaccanti molto diversi fra loro.

Dal brasile con furore

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La Salernitana ha completamente rivoluzionato l’attacco. Movimenti massicci: via Gondo, eroe della promozione dello scorso anno con gol decisivi contro Venezia e Pordenone, e il deludente Simy (1 gol in 20 presenze complessive) dentro Mousset e Mikael (ruolo attaccante – 13 crediti). Quest’oggi ci soffermiamo proprio su quest’ultimo che arriva dal Brasile, per la precisione dallo Sport Recife. Classe 1999, in patria viene paragonato ad Adriano, l’Imperatore nerazzurro, per struttura fisica e potenza nel piede sinistro. Un’intuizione di Walter Sabatini, direttore sportivo granata, che ha rivoltato come un calzino la rosa del fanalino di coda. Mikael, che dovrà comunque ambientarsi, come tutti i sudamericani, a un calcio completamente diverso, all’inizio è probabile che non sia titolare, con Bonazzoli che si candida come riferimento centrale del nuovo corso Salernitana targata Iervolino-Sabatini. Se avete una rosa dalla titolarità (e bonus certi) varrebbe la pena puntare su questo profilo decisamente ‘esotico’ che cercherà di mettersi in mostra alla sua prima esperienza in Europa. Le motivazioni possono fare la differenza, ha caratteristiche che lo rendono diverso dal parco attaccanti di cui dispone la Salernitana.

Un gol ogni 100 minuti

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È la media incredibile sostenuta da Jean-Pierre Nsame (ruolo attaccante – 16 crediti), nuova punta del Venezia che lo ha ‘scippato’ a diverse squadre italiane, nello scorso campionato svizzero. I numeri di questo attaccante con lo Young Boys sono a dir poco clamorosi: 173 presenze, 98 reti e 28 assist. Questi dati, quindi, lo consegnerebbero di diritto come titolare dell’attacco arancioneroverde, ma due fattori devono essere considerati: in primis, la punta camerunense viene da un lungo e brutto infortunio al tendine d’Achille rimediato lo scorso maggio. Ad inizio 2022 è tornato in gruppo, si stava allenando con gli elvetici, vediamo se ha smaltito l’infortunio completamente. Inoltre, le gerarchie del Venezia sembrano abbastanza definite: con la cessione di Forte, Nsame rileva questo buco da ‘vice’-Henry. Pur con caratteristiche diverse (i due potrebbero anche giocare insieme alcuni spezzoni di match), toccherà a Zanetti decidere, giornata dopo giornata, a quale prima punta affidarsi, senza dimenticare che nel corso del torneo anche Okereke si è disimpegnato spesso come riferimento centrale. Su Nsame, quindi, lo scoglio è rappresentato in primis dal recupero fisico dopo il grave infortunio. Dovesse dare garanzie, si potrebbe fare un pensierino ma solo come ultimo slot del vostro attacco. Vi sconsigliamo la coppia con Henry, se non in leghe numerose e con poche alternative.

Obiettivo raggiunto

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Da parecchio tempo diverse squadre italiane avevano poggiato gli occhi su questo talento ucraino, classe 2000. In questa sessione di mercato il sogno di giocare nel Bel Paese di Vladyslav Supriaha (ruolo attaccante – 13 crediti) si è avverato. Vestirà la maglia della Sampdoria, dove arriva – ad oggi – per giocarsi le chance da titolare in un reparto a cui manca esuberanza e gioventù. Gabbiadini e Caputo hanno fatto, tutto sommato, un buon girone d’andata. Chi ha stranamente deluso è stato Quagliarella, ad oggi l’ombra di sé stesso. Supriaha è il classico attaccante d’area di rigore. Ha fatto molto bene con lo Sk Dnipro-1 due stagioni fa. Alla Dinamo Kiev non è riuscito a ripetersi, anche per via di diversi infortuni che ne hanno minato il rendimento. Anche, in questo caso, è utile ribadire che l’attaccante ucraino è da prendere solo come ultimo slot se avete un reparto abbastanza variegato e ben fornito. Ha le qualità per imporsi, pian piano, nel reparto avanzato blucerchiato, ma molto dipenderà anche dal suo adattamento al calcio italiano e dal superamento dei problemi fisici avuti nella seconda metà del 2021. Giampaolo, in passato, ha dato fiducia a Schick: chiaramente altre caratteristiche e altro periodo, ma è un mister che non si fossilizza sulla carta d’identità.

La scommessa

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Mikael, Nsame e Supriaha. Tre nomi esotici per completare il vostro reparto, tre attaccanti che possono avere spazio per diversi motivi e che hanno motivazioni singole (e di squadra) elevate per conquistarsi un posto in Serie A. Chi andrà meglio tra i tre? Difficile, a dirsi, ad ora. Al campo (e ai posteri) l’ardua sentenza.

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