Mihajlovic ritrova la Samp: «Toro, sveglia o perdi»

Mihajlovic ritrova la Samp: «Toro, sveglia o perdi»
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Il tecnico serbo si prepara ad affrontare la sua ex squadra: «Non sarà facile: dobbiamo tornare a mettere in campo la stessa grinta di prima. La corsa per l’Europa quest’anno è dura»twitta

TORINO – Sinisa Mihajlovic non dribbla la verità, non fa proprio parte del suo carattere. E allora presentando Sampdoria-Torino di domani esordisce così: «Siamo reduci da tre vittorie di fila dove però abbiamo giocato male e se a Marassi ci esprimeremo così stavolta è sicuro che perdiamo. Il Toro si deve svegliare. Mi auguro che riesca a scendere in campo con la stessa grinta e determinazione che aveva prima. Dobbiamo provare a vincere in trasferta con la stessa convinzione che abbiamo in casa. Con la Samp non sarà facile perché sono forti, molto coraggiosi a Marassi, e hanno giocatori di qualità come Muriel e Quagliarella. In più Giampaolo è bravo, fa giocare la squadra corta e con tanto pressing sugli avversari. Comunque firmerei per fare un altro ciclo come quello appena terminato, ovvero tre vittorie di fila oppure 20 punti nelle ultime nove partite. Il derby? No, non ci penso adesso, ora sono curioso di vedere come giochiamo con la Samp, poi parleremo del derby. E’ da 30 anni che sono nel calcio, so cosa vuol dire il derby. Ma noi ora dobbiamo pensare solo a Marassi. Se i tifosi granata mi dicono qualcosa già in questi giorni quando mi incontrano? Io sto molto in albergo e se esco è per correre, un’ora, con le cuffie nelle orecchie sentendo la musica alta. Se non rispondo è perché non sento, ma forse è meglio così perché se dovessi sentire qualcosa che non va bene io poi non sono uno che riesce a passarci sopra facilmente…».

SFIDA DA EX – Più difficile immaginare cosa sentiranno le sue orecchie a Marassi dove ritroverà la Sampdoria: «Ci sono stato da giocatore e da allenatore, dovrei tornarci solo come da presidente ma non credo che Ferrero me la venda. E’ stata una bella storia di calcio con me in panchina, poi ho cambiato per scegliere un’altra strada ma non mi sento in debito con nessuno. Ho la coscienza pulita. Comunque se dovessero fischiarmi non sarebbe un problema, meglio che fischino me e non i miei giocatori. Ritroverò Ferrero che è una persona a cui sono affezionato, ci vogliamo bene. Ora lui è un po’ più tranquillo, è entrato di più nel mondo del calcio dove ha portato freschezza. Punti in comune con Cairo? Entrambi si informano su come uno lavora ma alla fine lasciano sempre all’allenatore tutta l’autonomia».

CAIRO, “CON LA JUVE PARTITA SPECIALE”

OBIETTIVO EUROPA – Per la partita con i blucerchiati auspica un Toro deciso, capace di tornare a esprimersi con la stessa disinvoltura di inizio stagione: «Il motivo della flessione prestazionale delle ultime partite non può essere fisica, perché i dati che abbiamo dicono che la squadra è in salute, quindi è un problema mentale. Diciamo che abbiamo “tirato” molto sotto l’aspetto psicologico ma le grandi squadre devono sapere fare così. Tra l’altro la corsa per l’Europa quest’anno è ancora più difficile, cerchiamo di vincere a Marassi per rubare magari qualche punto a chi in questo turno potrebbe rallentare. Se giochiamo da Toro possiamo vincere. Per me non esistono avversari da battere in casa o in trasferta, esistono solo avversari da battere uno dopo l’altro. E poi, io, quando ero giocatore, mi divertivo di più a giocare in trasferta».

HART: “TORO, CENTRAMO L’EUROPA”

Tags: TorinoMihajlovicSampdoriaSerie A

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