Messi-Barça, l’addio è ufficiale. Laporta: “È finita, non ci sono più speranze”

Il presidente: “Ci abbiamo provato, ma il financial fair play ci blocca. Avremmo dovuto tagliare troppi giocatori”. Poi accusa la dirigenza precedente che “ci ha messo con le spalle al muro”

dal nostro corrispondente Filippo Maria Ricci

6 agosto – MADRID

È finita. “Non voglio dare false speranze” dice Joan Laporta. Dopo vent’anni anni Leo Messi lascia il Barça. Alle 11 di questa mattina il presidente del Barcellona si è presentato nella sala stampa del Camp Nou e ha confermato quanto dichiarato nel comunicato emesso dal club catalano ieri pomeriggio: “Il financial fair play della Liga non ci permette di rinnovare il contratto di Leo Messi”.

Trattativa finita

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Hanno chiesto a Laporta se la situazione fosse ancora rimediabile: “Non posso regalare false speranze, ci abbiamo provato ma non siamo riusciti a trovare un accordo. La trattativa è finita – ha sillabato Laporta, per evitare equivoci e inutili speranze dei tifosi – Leo ha altre proposte e ha bisogno di tempo per trovare un nuovo club. L’accordo tra noi era completo, ieri dovevamo firmare, però poi è arrivata una secchiata di acqua gelida da parte della Liga e ha cambiato tutto. Anche i Messi hanno fatto le loro considerazioni e insieme abbiamo preso questa decisione. Non posso che ringraziare Leo per quanto ha fatto per noi, resterà per sempre nella storia del club”.

Non si poteva fare di più

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Laporta ha spiegato che il Barcellona ha proposto alla Liga un contratto per Messi di due anni spalmato su cinque stagioni ma è stato rifiutato. La seconda proposta era un contratto quinquennale ma Messi, secondo quanto affermato da Laporta, non era d’accordo perché ha altre idee e voleva giocare al massimo due anni. E comunque anche questa proposta non era stata accettata dalla Liga. Laporta ha anche fatto riferimento alla possibile riduzione dei salari di altri giocatori: “Bisognava tagliare troppi milioni per troppi giocatori, la pessima gestione che ci ha preceduto ci ha messo con le spalle al muro, abbiamo trovato una situazione economica molto peggiore di quello che pensavamo e non c’erano margini di manovra economica. Non si potevano chiedere altri sacrifici ai giocatori”.

Il club sopra ogni cosa

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Laporta ha poi aggiunto: “Il club sta al di sopra di qualsiasi giocatore, e va protetto. Con le regole economiche della Liga è impossibile iscrivere Leo. Non c’è molto altro da dire”. Ovviamente non sono mancate parole di rammarico per questo addio forzato: “Mi dispiace che non si possa salutare Leo come si merita. Speriamo di poterlo fare più avanti”. E per concludere: “Inizia una nuova era per il Barça”. Forse però non era l’inizio sperato dai tifosi blaugrana.

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