Bove e Zalewski hanno convinto Mourinho. Ora potrebbero restare

Il primo è stato quasi sempre il migliore quando chiamato in causa. Il secondo ha mostrato piglio giusto e fantasia.

Sono i due giovani che, in questo mese di preparazione della Roma, tra Trigoria e Portogallo, hanno più colpito Mourinho. È ancora presto per dire se resteranno in rosa tutta la stagione, ma certamente Edoardo Bove e Nicola Zalewski si sono giocati, e si stanno giocando, al massimo le loro occasioni. Il primo, centrocampista, ha approfittato dell’assenza di Veretout, del mancato arrivo (per ora) di Xhaka o chi per lui, delle vacanze di Cristante post Europeo e anche dell’infortunio di Villar e ogni volta che è stato chiamato in causa è stato quasi sempre il migliore. Mou questo lo ha notato, così come ha notato serietà e professionalità negli allenamenti, e lo ha messo in campo, oltre che per necessità, anche per scelta, preferendolo a colleghi più esperti come Diawara. Zalewski in attacco ha avuto più concorrenti, perché le punte ci sono state tutte dal giorno uno, ma nonostante questo è riuscito a ritagliarsi anche lui uno spazio. Come? Sfruttando ogni singolo secondo avuto a disposizione, entrando sempre con il piglio giusto e con quella fantasia che ogni tanto alla Roma manca.

Quale futuro?

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Adesso, terminato il ritiro portoghese, Pinto e Mourinho torneranno a Roma e faranno con Morgan De Sanctis (fresco di rinnovo biennale) il punto della situazione. L’ex portiere è proprio colui che si occupa dei ragazzi più giovani, ex Primavera, della prima squadra e, insieme agli agenti Diego Tavano (Bove) e Pocetta e Ferro (Zalewski) verrà presa la decisione migliore. Molto dipenderà anche dal mercato, perché se da una parte i ragazzi piacciono molto all’allenatore (il polacco secondo molti nella Roma poteva essere impiegato di più già da Fonseca lo scorso anno) dall’altra c’è la necessità di farli giocare. Hanno entrambi richieste da società di A e di B, e a 19 anni possono permettersi di valutare bene con calma tutte le soluzioni. Intanto, un no c’è già stato: il Genoa li avrebbe voluti entrambi, soprattutto Bove, nella trattativa Shomurodov, ma la Roma si è opposta e non ha lasciato partire nessuno dei due. Per adesso i due gioielli, su cui ha lavorato benissimo Alberto De Rossi con il suo staff in Primavera, non si toccano, mentre è meno incedibile Darboe. Nei prossimi giorni, dopo il vertice di Trigoria, si capirà se sarà così per tutta la stagione o se gli verrà data l’opportunità di andare a giocare altrove per fare esperienza.

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