Mbappé resta tra le stelle del Psg. Under-Gerson, il Marsiglia punta sugli ex Roma

Il bilancio del mercato: Il Monaco di Kovac punta sui gol di Boadu, tra le rivali dei parigini spicca anche l’OM di Sampaoli e il Lione di Rudi Garcia

Corrispondente da Alessandro Grandesso

1 settembre – PARIGI

Sarà un Paris Saint Germain delle meraviglie. Nonostante tutto. E soprattutto con Kylian Mbappé che alla fine non si è mosso da Parigi. I ripetuti assalti del Real Madrid, salito oralmente fino a 200 milioni di euro, secondo fonti spagnole smentite sempre da quelle francesi, non sono bastati a far tentennare l’emiro del Qatar. Con Messi e Neymar, il francese darà spettacolo sui campi di Ligue 1 e di Champions League, dove potranno esibirsi anche le varie stelle Donnarumma, Sergio Ramos, Wijnaldum, e Hakimi, l’unico innesto non svincolato, pagato 60 milioni all’Inter. In arrivo, in prestito, Nuno Mendes dallo Sporting di Lisbona.

PRINCIPATO

—  

E comunque non si vive di solo Mbappé. L’arrivo di Messi ha dopato la visibilità di una Ligue 1 traumatizzata dalla crisi, ma che ha pianificato un ritorno a 18 squadre, tra un paio di stagioni, sperando in un allargamento a quattro posti di Champions League, contro gli attuali tre, di cui uno ai preliminari. Così il Monaco arenatosi agli spareggi contro lo Shakhtar Donetsk di De Zerbi si ritrova con una rosa che almeno alza il livello del campionato. Nel Principato sono arrivati vari elementi di interesse. Da seguire l’attaccante olandese Myron Boadu, 20 anni, promessa dell’AZ Alkmaar, costato 17 milioni di euro. Più esperti l’esterno Ismail Jackobs, 22 anni, 6,5 milioni, dal Colonia, e il 23enne brasiliano Jean Lucas, scaricato dal Lione per 11 milioni, dopo una stagione in prestito al Brest. In porta è arrivato Nubel, ex Schalke, chiuso al Bayern da Neuer.

QUI MARSIGLIA

—  

La squadra di Kovac sarà però in lotta stavolta con avversarie più toste. Il Marsiglia innanzitutto, con cui farà i conti anche la Lazio in Europa League. Con Sampaoli in panchina, da gennaio, la squadra ha assunto una forma più aggressiva, consolidata da una campagna acquisiti dal forte potenziale. Il tecnico argentino ha ottenuto Gerson, che non aveva convinto né alla Roma né alla Fiorentina, ma che si è già ambientato in Ligue 1, dove è arrivato per 25 milioni, dal Flamengo. E sembra già perfettamente integrato pure Under, prestato dalla Roma. Il presidente Longoria, ex scout Juve, ha confermato Balerdi (11 milioni al Dortmund) e Lirola (6,5 alla Fiorentina), e poi ha preso dal Barça B l’estroso De La Fuente, per dare creatività all’attacco dell’ex partenopeo Milik. Tra i pali, tiene duro Mandanda, ma il giallorosso in prestito Pau Lopez punta a prendersi il posto da titolare. In ogni caso, il cocktail di novità, tra schemi tattici di matrice Bielsa, produce già un calcio spettacolare.

A LIONE

—  

Quello che cerca di proporre il Lione che ha detto addio a Rudi Garcia e si è affidato all’olandese Bosz. L’ex allenatore di Ajax, Borussia e Leverkusen predica un calcio offensivo visto solo a sprazzi, nonostante una campagna acquisti mirata. Il d.s. Juninho ha venduto Cornet al Burnley per 15 milioni e preso l’azzurro Emerson in prestito dal Chelsea per mezzo milione e priorità al riscatto. In attacco, Dembélé è rientrato dal prestito flop all’Atletico e sarà assistito non più da Depay, svincolato al Barcellona, ma da Shaqiri: 6 milioni al Liverpool.In difesa, c’è fermento per lo svincolato Boateng: per lui un biennale da 5 milioni. Indispensabile per dare solidità a un reparto forato 7 volte in quattro giornate.

OUTSIDER

—  

Zero gol invece ha incassato il Nizza, non più squadra di provincia. Il club della Costa Azzurra ormai è di proprietà del miliardario Ratcliffe che vuole farne una sorta di outsider sia per il podio di Ligue 1 che in prospettiva Champions. E così è arrivato Galtier, l’artefice dello scudetto del Lilla, cui è affidata una rosa ambiziosa. C’è un mix di promesse come Stengs, pagato 15 milioni all’Alkmaar, Kluivert, preso in prestito dalla Roma, il terzino Bard (3 milioni al Lione), il riscattato Todibo (8,5 milioni al Barça); e di giocatori d’esperienza, come l’ex mediano bianconero Lemina (5,5 milioni al Southampton) e la punta Delort (10 milioni al Montpellier), da affiancare al prolifico Gouiri. E più del Lilla, campione in carica che scommette su una rischiosa continuità, ma senza Maignan (Milan) e Soumaré (Leicester), va seguito il Rennes che ha speso 61 milioni e ceduto il 18enne Camavinga. Non al Psg, ma al Real Madrid che si consola così in parte del mancato acquisto di Mbappé.

Precedente Calciomercato, non è finita: ecco i paesi in cui la sessione è ancora aperta Successivo Torino, per Belotti solo forte trauma contusivo

Lascia un commento