Maradona-Carrà, un’amicizia profonda: Diego in prigione… per colpa sua

Nel 1979 a Buenos Aires un giovane Pibe sfidò la sicurezza per avvicinarsi alla nostra showgirl

Raffaella Carrà e Diego Armando Maradona erano uniti dalla stessa capacità di far sognare il pubblico. Forse anche per questo motivo le loro strade erano destinate a incrociarsi.

NEL 1979

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Maradona apprezzava moltissimo la Carrà. A tal punto da passare una notte in prigione, dopo aver cercato di forzare il cordone delle forze dell’ordine per assistere a un suo evento nel 1979 a Buenos Aires, quando il Pibe aveva solo 18 anni. Lo ha ricordato diverse volte la stessa Carrà. L’arena era strapiena, ma Diego tentò comunque di superare il cordone di sicurezza per ascoltarla. La situazione degenerò in pochi istanti e all’immancabile “Non sapete chi sono io” il pibe de oro si ritrovò a passare la notte in guardina. Venuta a conoscenza dell’episodio la Carrà chiese poi la sua maglietta per potergliela autografare.

IN SPAGNA

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Qualche anno dopo, Raffaella Carrà era a Madrid. Ma non aveva dimenticato quel ragazzo che nel frattempo era diventato un campione. La Carrà, madrina di un evento, voleva mettere all’asta la maglia di Diego. E Maradona si presentò direttamente nella hall dell’Hotel per consegnargliela personalmente. Da quell’episodio nacque una straordinaria amicizia. E Diego con la famiglia presenziò al programma Hola Raffaella.

AMICIZIA VERA

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Anche dopo l’addio di Diego Armando Maradona all’Italia, i due restarono in contatto. Nel 2001 sarebbe voluto tornare in Italia per cantare con lei a Sanremo, ma Raffaella glielo sconsigliò. Quando effettivamente rientrò nel nostro Paese per la prima volta, scelse sempre lei, Raffaella, in una memorabile puntata di Carramba che sorpresa. La Carrà, ricambiò ballando “fiesta” con Diego alla “Noche del 10”. E alla morte di Diego, Raffaella pubblicò un commovente messaggio di addio. “Caro, caro Amico mio soffro tanto e prego, ci hai lasciato troppo presto. Ti voglio bene”.

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