Malinovskyi: “Tiro forte per… un infortunio. Roksana, Olivia e la Dea: io beato tra le donne”

L’ucraino dell’Atalanta: “Alla Juve avevo già segnato, ma di destro. E vediamo in finale di Coppa Italia. Superlega? Non conosco nessuno che sia favorevole. Io voglio andare in Champions”

A Zytomyr non ragionano solo con i piedi. Anzi, prima che nella cittadina ucraina vedesse i natali Ruslan Malinovskyi, il pezzo forte della casa erano le mani. Quelle di poeti, artisti e musicisti, come il celebre pianista Svjatoslav Richter. “Dico la verità? Non lo conosco”. “Maliboomsky”, come lo chiama il compagno di squadra all’Atalanta Djimsiti, non ha l’orecchio musicale: gli basta il cannone. Quello nascosto nella gamba sinistra. “Perché tiro così forte? Un po’ è una dote naturale, ma mi ha aiutato tanto il lavoro fatto al Genk. Mi ero infortunato al ginocchio e ho cominciato un programma di allenamento specifico”.

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