Lazio, la storia di Radu: da sconosciuto a mito, ora saluta

ROMA – Qualcuno si emozionerà, c’è da scommetterci. Stefan Radu, per tutti il Boss, chiude con la Lazio e con il calcio. Lo fa a 36 anni con tanti sorrisi e storie da raccontare. La più bella, di storia, è iniziata a gennaio 2008. Da ragazzino arriva a Formello dopo aver esordito a 17 anni con la Dinamo Bucarest. Vince lì, aspira a palchi più importanti. La Lazio lo prende prima in prestito, poi lo riscatta. Ha attraversato quasi tutta l’era Lotito: dalla squadra in difficoltà all’apice dei successi. Domenica, in un Olimpico strapieno, saluterà tutti.

La storia di Radu alla Lazio: un record è incredibile

Radu è diventato uomo simbolo di lazialità. Grinta e carattere, intelligenza tattica al servizio della squadra: centrale a quattro, difensore a tre, terzino. Ha fatto tutto. Tre Coppe Italia e tre Supercoppe italiane in bacheca. La vittoria contro la Roma del 26 maggio uno dei momenti più belli. Si chiude così un cerchio: contro la Cremonese si celebrano i dieci anni da quella Coppa Italia e il suo addio. Stefan è l’uomo con più presenze in assoluto nella Lazio: 426. Ne ha più di tutti anche in Serie A (348). Ha fatto la storia. Nessuno se lo immaginava in quel gennaio del 2008. Quest’anno 2 presenze in Europa League, zero in campionato. Contro la Cremonese pronta la passerella finale. Con qualche lacrima.

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