Kulusevski: “Che fortuna, io nella Juve di Pirlo. Ogni giorno una guerra, CR7 fantastico”

L’entusiasmo dello svedese ai primi giorni in bianconero: “Sono arrivato qui molto giovane e sono il ragazzo più felice del mondo”

Dal nostro inviato Fabiana Della Valle

18 settembre – Torino

Dejan Kulusevski guarda con orgoglio la sua maglia numero 44, mentre la tiene in posa per la foto di rito insieme a Fabio Paratici. É lo stesso numero che indossava al Parma, in bianconero pesa molto di più. Dejan ha vent’anni ma non per questo si sente intimidito. La frase che meglio lo fotografa è questa: “Ci sono tante aspettative? Nessuno ne ha più di quelle che ho io su me stesso. Sono arrivato qui molto giovane e sono il ragazzo più felice del mondo. So bene che ci sarà da lavorare, ma io ne sono capace e farò del mio meglio dal primo all’ultimo minuto”

Pronto per la prima

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Dejan va veloce, con la testa è già alla partita di domenica, quando è molto probabile che giocherà titolare accanto a Cristiano Ronaldo, vista la penuria di attaccanti: Dybala è out, Higuain è partito e Dzeko non è ancora arrivato. “Abbiamo una partita molto importante e io mi sento pronto a giocare. Sarà la prima di campionato e io non vedo l’ora. Sono venuto qui per migliorare in campo e fuori e per vincere, sono fortunato a essere alla Juventus”.

Un jolly per Cristiano

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Dejan è cresciuto con il mito di Ibrahimovic (“Ha aperto porte impensabili per noi svedesi, è stato il mio idolo, quando mi ha scritto mi pareva impossibile che potesse cercare proprio me, da piccolo era un sogno”) e adesso s’allena con Ronaldo, che darà il suo partner d’attacco domenica: “Cristiano è fantastico, sono molto fortunato a giocare con lui, abbiamo parlato tanto in questi giorni, mi sta aiutando molto”. A proposito di ruolo, il ragazzo non ne ha uno preferito: “Ho fatto tanti ruoli in questi anni, dove mi metterà il mister giocherò: a centrocampo, esterno, punta centrale, trequartista, io mi sento comodo ovunque”.

I consigli di Pirlo”

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Dejan però non è tipo da pantofole e tv: si sente nato per lottare e conquistarsi il posto alla Juve non lo spaventa. “Ogni giorno qui è una guerra. Quando vai in campo se non sei al 100% ti vedono e se ne accorgono tutti. Non puoi permetterti di mollare un attimo. Io penso di poter dare energia, corro tanto e faccio tutto per far vincere la squadra”. Infine Pirlo, il maestro perfetto: “Pirlo come giocatore è stato fantastico e come mister è uguale: è tranquillo e mi parla tanto. Mi dà piccoli consigli che fanno la differenza”.

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