Kean e Raspadori scatenati contro la Lituania: Italia, 5 gol e tanto spettacolo

Doppietta dell’attaccante della Juve, a segno anche il centravanti del Sassuolo (che propizia anche l’autorete di Utkus) e Di Lorenzo

dal nostro inviato Fabio Licari

8 settembre – REGGIO EMILIA

Abbiamo il centravanti. Forse due. E magari un terzo è in arrivo. Raspadori incanta, migliore in campo, un gol e un autogol procurato. Kean firma un bis. E segna anche Di Lorenzo. Calma che era la Lituania, lo scendiletto del gruppo, ma questo dovevamo fare e questo abbiamo fatto. Con la complicità dell’Irlanda del Nord che ha fermato la Svizzera riportandoci virtualmente in testa per differenza gol. Era il risultato più importante. Più del 5-0 completato da Di Lorenzo. L’altra bella notizia è che l’Italia B, rivoluzionata, con Locatelli fuori a sorpresa, e un tridente Bernardeschi-Raspadori-Kean, è uno spettacolo. Immobile tornerà, dall’alto della sua esperienza, sarà utile, ma le alternative andavano valutate. S’è visto anche Scamacca nel finale. L’Italia gioca bene a prescindere dagli interpreti. Come prima di settembre. Non esultiamo ma segnali di vera Italia. Ci voleva.

ATTACCO DEVASTANTE

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Devastante è l’attacco azzurro nella prima mezzora. Kean, Raspadori e Bernardeschi fanno quello che vogliono. Compongono il teorico terzo tridente della Nazionale, dopo i titolari Chiesa, Insigne, Immobile, Belotti, Berardi, approfittano sicuramente della pochezza lituana, e non perdonano. Hanno la testa leggera e le gambe velocissime. Il primo a divertirsi è Kean imbeccato da un retropassaggio sciagurato di Novikovas. E uno. Lo juventino si sacrifica alla Mandzukic, a sinistra. In mezzo dà spettacolo Raspadori, uno che questo stadio lo conosce benissimo e sognava un momento così. A 21 anni – al debutto dal 1’, dopo qualche spezzone e un Europeo che gli è servito per “capire” come giocare il prossimo – non ha paura di niente. S’infila tra i birilli dei difensori, cerca il tiro, si libera, va ad aiutare la difesa. Vede la porta e spara da fuori: è autogol perché Utkus devia nella sua porta e la palla sarebbe destinata fuori, ma è l’intenzione che conta. Partita finita al quarto d’ora.

KEAN-RASPA

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O meglio, finita per la classifica. La Lituania accusa il colpo e non si riprende più. C’è il mediano Slivka che prova a dare ordine, ma deve anche preoccuparsi di Pessina. La catena sinistra – Lasickas e Novikovas – andrebbe attaccata di più: è sempre sul punto di crollare. Il più attivo è Bernardeschi che fa il Chiesa a destra: attacca Slavickas e lo supera, spesso tagliando verso il centro. I suoi strappi sono prepotenti, sono quello che alla Juve gli riesce raramente, ma la sua squadra è l’Italia. Ancora un’azione da destra e Raspadori, dopo il gol da fuori (autogol), trova quello da dentro, quasi area piccola, alla Pablito, servito da una sciagurata respinta di Lasickas. Neanche il tempo di gioire per il 3-0 e Bernardeschi lancia in area Kean che al volo infila il quarto gol. Lituania sotto shock, tutto facile in chiusura per Acerbi, per la verità Donnarumma cerca di regalare un po’ di emozioni con un controllo di piede un po’ osé e un rilancio che per poco non innesca i rivali. Ma ormai la partita vera è quella di Belfast dove la Svizzera ha sbagliato un rigore nel primo tempo.

GOL DA BELFAST

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Giusto concedersi un po’ di turnover nel secondo tempo, cominciando da Sirigu per Donnarumma. Il ritmo degli azzurri si abbassa un po’, quanto basta per il quinto gol, un cross di Di Lorenzo che diventa un pallonetto all’angolo opposto con la complicità del portiere. Dentro Castrovilli, Scamacca, Berardi, si chiude con l’attacco tutto del Sassuolo, Raspadori spostato a sinistra sempre a costruire gioco. Il palo nega a Castrovilli il 6-0. Molto bene Calabria a sinistra, l’impressione è che il milanista lo rivedremo molto spesso in azzurro. Ma il sesto gol arriva lo stesso da Belfast. La Svizzera non va oltre lo 0-0. Siamo pari in classifica ma davanti per differenza gol. Non è finita, ma torniamo in vantaggio. Fiuuuu…

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