Derby dietro le quinte della finale di Champions League. Fiorini, presidente Aipac: «Folletti alla Juve ha completato il percorso con Allegri, Pintus al Real la collezione di top club»twitta
CARDIFF – «Tiferò Juventus perché è una squadra italiana, ma noi in ogni caso la Champions la vinceremo». Per Stefano Fiorini, presidente dell’Aipac (la Coverciano dei preparatori atletici), Juventus-Real Madrid è un derby tra due “secchioni” della scuola. Da una parte Simone Folletti e dall’altra Antonio Pintus. Uno è il preparatore di Massimiliano Allegri e l’altro quello di Zinedine Zidane. «Folletti – prosegue Fiorini – l’ho visto lunedì scorso al congresso di Bologna, dove lo abbiamo premiato come cronometro d’oro per la stagione 2015-’16. Simone è ferrarese e ha conosciuto Allegri alla Spal. Sono stati protagonisti di una bella gavetta, ma i risultati sono dalla loro: non si raggiungono due finali di Champions in tre anni per caso. Pintus, in passato preparatore anche alla Juventus, è invece un profilo più internazionale: ha lavorato nel Chelsea, nel Monaco, nel Lione…».
GATTUSO E PIRLO – Carriere diverse, quelle di Folletti e Pintus, e differenti metodologie: è un po’ come fossero due grandi giocatori con caratteristiche diverse. «Se prendiamo come paragone l’Italia che ha vinto il Mondiale nel 2006, Folletti sarebbe un Gattuso, un mediano sempre concentrato e sul pezzo; mentre Pintus un regista alla Pirlo. Nell’uno e nell’altro caso parliamo di due eccellenti preparatori atletici».
