Inter, 4 mosse per andare in vetta: perché ora crede nel sorpasso

Conte, ad un punto dal Milan, alle 15 ospita lo Spezia cercando la sesta vittoria consecutiva. Torna Vidal e si punta su Fort San Siro

Ci sono vittorie che segnano una stagione e quella di mercoledì contro il Napoli potrebbe rivelarsi decisiva nel bivio scudetto. L’Inter ha sofferto, ma alla fine ha fatto festa: “Vincere così fa crescere. Questi punti valgono il doppio” ha detto Conte, consapevole del pericolo scampato. In altri tempi e per molto meno, l’Inter una partita così l’avrebbe persa. E invece si è ritrovata a un punto dal Milan e col morale a mille. Basterà per consumare il sorpasso già prima di Natale? Ad Appiano Gentile c’è fiducia, per diversi motivi.

Col ritorno al 3-5-2 l’Inter ha ritrovato certezze ed equilibrio. E le vittorie per accorciare in classifica. Non è un caso: lo scorso anno i nerazzurri partirono fortissimo, con sei vittorie nelle prime sei giornate prima del k.o. interno con la Juve. Erano i primi mesi di Conte e la squadra cercava di mandare a memoria la nuova filosofia contiana, fatta di furore e qualità. Ma dopo quell’avvio straordinario, l’Inter di Conte non è più riuscita a infilare una striscia di vittorie consecutive così lunga. Il problema sembra essere stato risolto con la rinuncia al trequartista: Conte ha ritrovato la quadra con i vecchi riferimenti e oggi può eguagliare se stesso. E il calendario – Verona, Crotone e Samp fino alla Befana - aiuta a pensare in grande: la striscia record va allungata.

Il nuovo sistema, dicevamo, ha permesso all’Inter di tornare a pensare in grande. A centrocampo l’Inter fa la differenza grazie alla crescita di Barella, al ritorno ad alti livelli di Brozovic e all’inserimento del guerriero Vidal, uomo di fiducia di Conte. E poi c’è Gagliardini, l’equilibratore di tutto: protezione e inserimenti, e la possibilità di far rifiatare i titolari senza far mancare dinamismo e qualità. Oggi Vidal torna a disposizione ma Conte non vuole accelerare i tempi: il trio in mezzo sarà ancora composto da Barella, Brozo e Gagliardini, con Re Arturo pronto per l’ultima mezzora. Vidal è l’uomo degli otto campionati vinti nelle ultime nove stagioni: da lui Conte si aspetta la leadership scudetto.

Tolto il passaggio a vuoto contro il Parma, dove comunque è arrivata la rimonta nella ripresa, da 0-2 a 2-2, l’Inter ha dimostrato di avere una dimensione da grande squadra soprattutto per l’atteggiamento contro le piccole: difficilmente lascia punti per strada e quest’anno ha fatto vedere di avere anche i nervi saldi, riuscendo a ribaltare in più occasioni le situazioni di svantaggio. La pazza Inter degli anni pre Conte si sarebbe sbriciolata in fretta.

La carica del Meazza manca, ma intanto l’Inter ha ritrovato il feeling col suo stadio, in attesa di ritrovare il pubblico: il rilancio è anche figlio delle tre vittorie consecutive interne contro Torino, Bologna e Napoli. L’Inter ha riacceso le luci a San Siro e sa che il castello dei sogni deve essere costruito nel salone di casa. Già da oggi, per dare il via ufficiale all’operazione sorpasso.

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