Insigne-Defrel, che perle! Ma il Napoli rallenta ancora

28 novembre 2016 – Milano

Lorenzo Insigne esulta dopo l'1-0. Ansa

Lorenzo Insigne esulta dopo l’1-0. Ansa

Una occasione persa per il Napoli, un punto d’oro per il Sassuolo. Va in archivio così la sfida tra azzurri e neroverdi e adesso la squadra di Sarri è più lontana dalla zona Champions visto che lì davanti, Juve a parte, avevano già vinto tutte.
I DUE SCUGNIZZI — Cinque cambi rispetto al match di Champions con la Dinamo Kiev per Sarri con diversi titolari, tra i quali Ghoulam e Diawara, che rifiatavano. Sorprendente l’ennesima esclusione di Maksimovic. Di Francesco aveva poche scelte, visti i tanti infortuni, e schierava Matri tenendo a riposo Defrel rilanciando Politano dall’inizio (toccato duro in avvio è costretto al forfait 38′). Ritmi bassi in avvio complici gli schieramenti a specchio ed i pochi spazi tanto che il primo tiro in porta, firmato Callejon, arrivava grazie ad un rimpallo. La prima emozione, invece, era merito di Insigne il cui tiro a giro era un centimetro impreciso. Il Sassuolo usciva poco dal guscio perché Matri era troppo statico per impensierire Koulibaly. Anche il contributo di Gabbiadini era modesto è così il Napoli andava sempre per vie orizzontali cercando spazio sulle fasce. Insigne lo trovava al 42′ su lancio di Hamsik, dribbling su Gazzola e solita conclusione arcuata che finiva sotto la traversa grazie ad una impercettibile ma decisiva deviazione di Cannavaro, proprio lui l’ex più atteso. Erano dunque i due scugnizzi ad indirizzare la gara sull’uno a zero all’intervallo.

CAMBIO DECISIVO — Lecito aspettarsi qualcosa in più dal Sassuolo nella ripresa anche se le energie da spendere per gli ospiti erano relative mentre gli spazi per il Napoli aumentavano ed in contropiede si vedeva finalmente anche Gabbiadini (tiro mancino parato da Consigli). Hamsik tra le linee metteva in crisi anche l’esperto Magnanelli. Anche il Napoli però si allungava e rischiava grosso sul cross di Ricci per Missiroli che di testa colpiva la parte alta della traversa: era passata più di un’ora di gioco ma finalmente il Sassuolo prendeva coraggio mentre Mertens (subentrato a Gabbiadini) prendeva un giallo che lo costringerà a saltare l’Inter. Il Napoli sembrava più sciolto con i tre piccoletti lì davanti (Insigne e Mertens sfioravano il raddoppio). I cambi scuotevano la partita, soprattutto l’ingresso di Defrel che a sette dalla fine pareggiava con una gran volée mancina su cross al bacio di Gazzola. Era la penultima emozione della partita perché al 93′ Callejon centrava il palo dopo un velo di Giaccherini: sul montante di Consigli si infrangevano le speranze del Napoli di battere il Sassuolo e di agganciare il treno scudetto.

 Gianluca Monti 

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