Il Napoli e Spalletti provano lo scatto: vincere per prendere il Milan

Senza Insigne e con vari problemi, gli azzurri cercano il colpaccio a Cagliari. Voglia di soffrire, solidità e ricerca del gioco i comandamenti del tecnico

Nella settimana dei sogni, il Napoli può cominciare a togliersi un… Sassuolo dalla scarpa. Già perché il primo dicembre, a Reggio Emilia proprio contro i neroverdi di Dionisi, il Napoli subì nel finale una rimonta da 0-2 a 2-2, perdendo per infortunio Koulibaly e Fabian Ruiz e entrando in un tunnel di risultati negativi. Col senno di poi – con il Sassuolo che ha vinto due volte a San Siro – la squadra di Spalletti in questa corsa parallela ha guadagnato e non perso. A patto, ovviamente, che oggi sia capace di vincere a Cagliari, cosa per nulla semplice. E allora vediamo come il Napoli può sfruttare l’entusiasmo per il risultato e la prestazione di Barcellona e come questa potrà creare un’onda lunga sul campionato. Perché stasera il Napoli potrebbe sorpassare l’Inter (seppur con una gara in meno) e agganciare il Milan in vetta.

Perché quando sono venuti a mancare giocatori, Spalletti non ha mai dato alibi ai suoi e soprattutto all’ambiente. E questo è servito anche a maturare. Per cui si lotta in quelli che si è, senza allargare le braccia e darsi per rassegnati. È successo anche negli ultimi big match contro Inter e Barcellona. Dove gli incontentabili hanno criticato i secondi tempi di una squadra che ha subìto gli avversari. Già, ma se giochi con formazioni di quella caratura ci sta vivere momenti della partita diversi. E gli azzurri comunque hanno sempre retto. Basta dire che l’Inter ha segnato favorita da un rimpallo senza mai più tirare in porta mentre il Barcellona è riuscito a far gol solo su rigore. Significa che c’è un gruppo solido, capace di soffrire. Perché i risultati di questo turno dimostrano che chi ha giocato le coppe europee ha sofferto.

Anche nelle circostanze più avverse, il Napoli non ha mai rinunciato a giocare. C’è una partita in questo senso significativa anche per capire cosa può succedere stasera, quella in casa con l’Atalanta. Anche allora Spalletti era privo di diversi giocatori importanti e decise di cambiare sistema, mettendosi in campo con un 3-4-2-1 che potrebbe essere replicato stasera, visto che per Cagliari non sono partiti Insigne e altri 5 giocatori. E il tecnico a centrocampo deve risolvere diversi dubbi perché Fabian Ruiz non è al meglio e dunque mediano di ruolo rimane il solo Demme e qualcosa bisognerà “inventarsi”. Ma che il Napoli cambi o che si presenti con l’abituale 4-2-3-1 l’unica cosa certa è che la squadra cercherà sempre di giocare palla a terra, mantenendo il possesso e cercando di verticalizzare appena possibile la propria manovra.

Nella battaglia di Cagliari, contro una squadra in ripresa e assetata di punti, il Napoli è pronto a schierare la sua difesa che è una garanzia a livello internazionale. Il Koulibaly visto al Camp Nou è stato sontuoso e ha destato ulteriormente l’interesse del club blaugrana che lo ha individuato fra i rinforzi possibili per la prossima stagione. KK stasera sarà capitano e ci terrà a mantenere il reparto al top europeo (attualmente alla pari con City e Siviglia a 17 reti subite, con una gara in meno). Ma da Di Lorenzo a Rrahmani, da Juan Jesus a Mario Rui tutti hanno dimostrato affidabilità e capace di concedere davvero poco agli attacchi avversari. Se ci riusciranno anche stasera il Napoli potrà tornare in vetta, dove manca dal 21 novembre, la notte della prima sconfitta. Quella con l’Inter.

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