Il flop con l’Inter e non solo: le due settimane in cui la Juve è diventata adulta

Nelle quattro partite Pirlo ha sfidato il meglio del campionato: una sconfitta dolorosa ma anche tre vittorie, dopo i tanti pareggi di inizio stagione con le big (e non solo). I rimpianti per il ritardo e la consapevolezza del momento

Quattro giorni e un trofeo dopo, la sconfitta con l’Inter fa male ancora. Per come è arrivata, oltre che per il suo peso sulla stagione. Ma allargare lo sguardo neanche tanto, solo un po’ oltre la singola partita, racconta una realtà che vale la pena approfondire sulla stagione della Juve. Senza le notti di Champions, il calendario ha ritagliato a Pirlo una sequenza di partite di livello europeo contro il meglio del nostro campionato: in due settimane Milan, Sassuolo, Inter e Napoli. Quattro delle prime 5-6 avversarie in classifica, tra cui le tre concorrenti scudetto.

Com’è andata

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Il parziale di questo mini-torneo dice che su quattro partite contro il top in Italia, la Juventus ne ha vinte tre e ne ha persa una, sul campo della prima avversaria dell’anno scorso. Senza considerare che ci saranno molte partite contro avversarie di livello diverso, già così è una media punti (2,25 a partita) che ne vale 85 su base stagionale: più degli 83 dell’ultimo scudetto. Sicuramente un altro passo rispetto a quello tenuto contro le “big” trovate a inizio stagione: contro Roma, Lazio e Atalanta furono tre pareggi, tre punti in tre partite.

Età adulta. E maturità

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Oggi sono quei pari, e soprattutto altri contro squadre di altre fasce (Crotone, Verona, Benevento) che oggi la Juve si porta dietro nelle valutazioni e nel ritardo in classifica da Milan e Inter. Ma il momento oggi dice altro: che sul campo è ancora una Juventus in divenire, ma nei risultati ha avuto uno scatto di crescita, il confronto con il più alto livello l’ha migliorata. Le due settimane in cui la Juve non è diventata grande, ma probabilmente è diventata adulta, debacle di San Siro compresa. Dimostrato il livello raggiunto, l’esame di maturità è adesso confermarlo con regolarità. I campionati si vincono anche contro le avversarie di altro livello.

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