I Maneskin tra basket, Roma e Lazio. Damiano: “Io il Totti della musica? Ma…”

I 4 dei Maneskin vincitori di Sanremo raccontano come vivono lo sport. La bassista Victoria: “Da bambina volevo fare la calciatrice”. Ma quando c’è il derby romano iniziano gli sfottò…

Domani i Maneskin usciranno con l’album “Teatro d’ira”, che comprende il successo del Festival “Zitti e buoni”, “Vent’anni” e sei inediti very strong, ma questa volta parlano di sport. A partire da Damiano, che da ragazzino giocava all’Eurobasket, in Eccellenza, e dopo la vittoria a Sanremo la sua foto da cestista adolescente è circolata sul web.

“Non mi ha fatto effetto perché quando vado a trovare mia madre, spesso guardiamo le foto insieme, le tiene appese e c’è anche questa. Giocavo play, oggi la squadra è in serie A2, e mi diverto con gli amici, appena si potrà ricomincerò a giocare, ne ho voglia, speriamo presto. Lo sport mi ha insegnato a rispettare le regole, a lavorare duro, a capire che se voglio raggiungere degli obiettivi devo fare dei sacrifici, niente cade dal cielo. Un atleta deve allenarsi e curare l’alimentazione se vuole raggiungere dei risultati, un medico deve studiare tanto per guarire le persone, un artista deve impegnarsi per coltivare la sua passione. Tutti guardano il traguardo, ma non il percorso, lo sport mi ha fatto capire l’importanza del processo”.

In un documentario la band giocava a calcio. “Ci siamo divertiti – aggiunge la bassista Victoria – da bambina mi piaceva molto il pallone, volevo fare la calciatrice, poi mi sono data ad altre passioni, allo skate e alla musica”.

Ethan, il batterista, ha giocato a tennis e ha praticato una scuola per attività circensi, Thomas è tifoso della Lazio e la seguiva in curva ai tempi di Zarate, Damiano è un grande tifoso della Roma. “Zitti e buoni” l’hanno suonata all’Olimpico dopo la vittoria al Festival. “Mi ha fatto piacere, ma allo stadio vogliamo andarci a suonare, prima o poi – continua Damiano -. Io il Totti della musica? Magari! Non sono paragonabile a Francesco, amatissimo da tutta Roma. Oggi, se devo fare un nome tra i giocatori giallorossi, dico Gonzalo Villar perché ha l’età nostra, è un ragazzino che s’è fatto strada, non se l’aspettava, invece è titolare in Serie A a vent’anni. Sono queste le storie che mi entusiasmano”.

E quando c’è il derby? “Ci prendiamo in giro, ci insultiamo in amicizia, tanti sfottò”, aggiunge Thomas. Tutti in forma, ma non seguono una dieta particolare. “Stiamo attenti a non appesantirci prima dei concerti, stiamo leggerini, tutto qui. E poi la nostra ginnastica è lo show, sul palco ci scateniamo, balliamo come ci piace, non abbiamo mai preso lezioni di danza, ci sentiamo liberi”.

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