Dalla conferma di Ibra al colpo Tonali. La pecca? Manca un difensore centrale

I rossoneri hanno rinforzato la mediana con l’arrivo del centrocampista dal Brescia e hanno confermato Zlatan, primo obiettivo di Maldini e Massara. Dalot e Brahim Diaz sono innesti di qualità, ma all’appello manca una pedina al centro della difesa

Sei acquisti che attraversano tutto il campo, dalla porta all’attacco, con un colpo in mezzo, quello di Sandro Tonali, che brilla più di tutti: il mercato del Milan ha rinforzato la squadra di Pioli praticamente ovunque senza indebolirla. A salutare sono stati gli esuberi: i giocatori in scadenza, da Biglia a Bonaventura, e Paquetà, ormai ai margini del progetto e ceduto al Lione per 20 milioni.

IL COLPO

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A centrocampo serviva una alternativa di alto livello ai titolarissimi Kessie e Bennacer e in questo senso il Milan ha fatto il massimo con Tonali, sorpassando l’Inter grazie alla volontà del giocatore, da sempre tifoso rossonero. Parliamo di un rinforzo perfettamente in linea con la filosofia del club – un 2000 di grandi prospettive e già nel giro della Nazionale di Mancini –, il cui ingaggio dal Brescia è stato chiuso alle condizioni più favorevoli possibili: prestito oneroso da 10 milioni – spalmati in due anni, il che consentirà al Milan di mettere a bilancio “solo” 5 milioni per il 2020 – con diritto di riscatto fissato a 15 milioni più altri 10 di bonus.

PRESTITI E COSTI

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In prestito secco sono arrivati invece Brahim Diaz, fantasista spagnolo del Real Madrid, e Diogo Dalot, esterno portoghese del Manchester United: entrambi 21enni, vogliono rilanciarsi in rossonero e se le cose andranno per il verso giusto il Milan e i club dei due giocatori discuteranno più avanti di un eventuale acquisto a titolo definitivo. L’esterno offensivo norvegese Hauge, passato in poche ore da avversario in Europa League con il Bodoe Glimt a neomilanista, è costato 4 milioni, mentre il terzino francese Kalulu è arrivato praticamente a costo zero dal Lione. La linea verde ha guidato il mercato: l’eccezione è Tatarusanu, 34enne che farà da secondo a Donnarumma.

IBRA E RISCATTI

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In realtà gli affari il Milan aveva cominciato a farli appena chiusa la scorsa stagione, quando Kjaer e Saelemaekers erano stati riscattati da Siviglia e Anderlecht per una spesa complessiva da poco più di 7 milioni. In questo quadro va inserito anche l’acquisto di Rebic con un anno di anticipo rispetto alla scadenza del prestito biennale con cui era arrivato l’anno scorso dall’Eintracht (stesso percorso, a maglie invertite, per André Silva) e soprattutto il rinnovo di Zlatan Ibrahimovic, mossa fondamentale per stappare il mercato rossonero. Il progetto giovane del Milan ruota attorno al totem 39enne Ibra, e per questo il club è andato incontro alle richieste economiche del fuoriclasse svedese, che guadagnerà 7 milioni diventando il giocatore più pagato in rosa.

COSA MANCA

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Nonostante le trattative degli ultimi giorni, a Milanello non sbarcherà nessun nuovo difensore centrale: fumate nere per Kabak, Rudiger e Simakan. Oltre al centrale, poi, i piani iniziali di via Aldo Rossi prevedevano un altro centrocampista: Bakayoko, a lungo trattato con il Chelsea, è finito al Napoli e Soumaré è rimasto al Lilla. In attacco manca un vero vice-Ibra: Pioli può alternare Rebic o Leao, che centravanti non sono, oppure puntare su Colombo, 18enne cresciuto in rossonero che deve ovviamente ancora maturare. La società è stata chiara fin dall’inizio: Ibra basta e avanza. I risultati di questo inizio di stagione danno ragione al Milan, staremo a vedere se sarà ancora così nei prossimi mesi.

PROSSIME MOSSE

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I contratti di Gigio Donnarumma e Hakan Calhanoglu scadono nel giugno del 2021: vanno rinnovati entro fine anno, altrimenti il Milan rischierebbe di perdere a zero due pilastri della squadra.

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