Higuain serve pure part time Se non gioca perde la forma

Non esistono attaccanti felici di stare in panchina. Massimiliano Allegri ha sempre detto che arrabbiarsi quando si sta fuori è segno di attaccamento alla squadra: lui preferisce chi se la prende e poi scarica la sua rabbia in campo a chi fa spallucce e se ne frega. Che Gonzalo Higuain non fosse felice come una Pasqua lo si è capito guardandolo in faccia quando è rientrato dagli spogliatoi dopo l’intervallo: gli altri suoi compagni di panchina erano rimasti sul prato a palleggiare, lui è rientrato all’ultimo, solitario e pensieroso. Sulla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, l’analisi sull‘attaccante più costoso della storia del calcio italiano, che finora ha giocato 135 minuti e segnato 3 gol. Su 4 gare solo una volta è partito dal primo minuto (contro il Sassuolo), mentre a Napoli è sempre stato titolare inamovibile. Si fa fatica a immaginare una staffetta tra lui e Mandzukic da qui alla fine del campionato. Questo perché Higuain è il genere di attaccante che ha assoluto bisogno di giocare e un spezzone nel finale non è sufficiente. Poi ci sono i numeri, che raccontano un giocatore comunque decisivo, anche se utilizzato part time: Higuain ha calciato 7 volte verso la porta in campionato (3 tiri nello specchio)…

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Allegri: “Abbiamo sbagliato tanto, il problema non è Higuain”

 Fabiana Della Valle 

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