Giroud: “Milan grande club. Il rinnovo? Il Chelsea l’ha esercitato in aprile, ma…”

L’attaccante dei Blues ora vuole concentrarsi sull’Europeo, ma precisa: “La clausola è stata attivata due mesi fa. La comunicazione è arrivata solo adesso per via dei regolamenti della Premier League”

Sul futuro preferisce non sbilanciarsi, Olivier Giroud, pur ammirando da lontano l’aurea del Milan che in passato ha avuto grandi giocatori suoi idoli. Da Van Basten a Shevchenko, come raccontato a suo tempo alla Gazzetta dello Sport. Insomma, il debole per il club rossonero c’è sempre, anche se il francese è stato comunque blindato dal Chelsea che ha fatto scattare la clausola per fermarlo un altro anno a Londra. Mossa strategica, che complica la trattativa senza necessariamente annullarla. Il calciomercato è solo all’inizio e prima c’è comunque un Europeo da disputare, come ha ricordato l’attaccante della Francia campione del Mondo.

Ricordo

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“Shevchenko e Van Basten – ha sottolineato Giroud dal ritiro della sua nazionale – erano giocatori che amavo molto da ragazzo. E non ci sono dubbi che il Milan sia un grande club, tra i grandi d’Europa. Ma in questo momento non voglio parlare del futuro. Riguardo la clausola del rinnovo, voglio precisare che il Chelsea l’ha fatta scattare già il primo aprile, ma ha dovuto comunicarla solo ora per rispettare i regolamenti della Premier League, come è successo anche con il tecnico Tuchel e per Thiago Silva. Adesso comunque voglio solo concentrarmi sulla Francia e l’Europeo alle porte”.

Pace

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Un Europeo che il quasi 35enne affronta stavolta con lo status di outsider dell’attacco. Inevitabile con il ritorno di Benzema, con cui c’era stato qualche tensione in passato. La stella del Real Madrid, via social, si era definito una Ferrari, paragonando Giroud a un go-kart. Il secondo miglior marcatore della storia della Francia sembra però non pensarci più: “Quando finirà l’Europeo magari ci sfideremo su una vera pista di go-kart. Abbiamo caratteristiche diverse, ma non per questo incompatibili. E comunque la religione mi permette di perdonare, relativizzare e vivere in pace, con serenità”.

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