Gigio, il Psg si fa avanti ma i giorni passano. Che grana per Raiola

Dopo l’addio al Milan, nessuna proposta concreta per il portiere azzurro. I francesi sempre interessati ma il suo arrivo potrebbe essere “ingombrante” dopo il rinnovo di Navas

Il futuro è adesso. Uno slogan che calza a pennello per Gigio Donnarumma, l’emblema della precocità. Ma da due settimane un imprevisto ha lasciato in sospeso il portierone , cioè da quando il Milan ha deciso di ingaggiare Mike Maignan al suo posto. Da allora nessuna porta s’è aperta per lui e per Mino Raiola, il suo agente.

solo voci

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Si rincorrono le voci dell’interessamento della Juve, del Psg o del Barcellona. Ma tutti devono trovare una sistemazione prima di tuffarsi nella nuova esperienza. I giorni passano. Un ritardo che ingarbuglia non poco le trame di mercato. E i rischi di cambiare in corsa i valori delle trattative per il numero 99 (ex) rossonero sono concreti. Ieri, ad esempio, dalla Francia sono rimbalzate nuove indiscrezioni su un ingresso in scena del club parigino. Una traccia nota da tempo, anche se il rinnovo recente di Keylor Navas è un tappo non da poco. Leonardo conosce bene Gigio, Raiola è di casa al Parco dei Principi. Ma basterà per sbrogliare una matassa non solo economica?

paletti

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In definitiva il Psg ha più disponibilità finanziarie della Juve, ma ha i medesimi paletti tecnici per chiudere un affare che comporta anche delle scelte pesanti nella gestione dello spogliatoio. Magari con la prospettiva che Donnarumma si giochi la maglia da titolare con un rivale scomodo. O, addirittura, di ritrovarsi a giocare in prestito in una società amica. Tutte soluzioni arrangiate e, fatalmente, da non considerare all’ordine del giorno. Con questi presupposti sarà possibile confermare quella richiesta da 10 milioni di euro netti per il nuovo contratto? Non va mai dimenticato che il Milan ha messo sul piatto un pluriennale da 8 milioni netti, due in più dell’attuale ingaggio. Un’offerta ritenuta al top dai vertici di via Aldo Rossi. E non solo da loro. Gli ultimi avvenimenti dimostrano che non c’è una folla di pretendenti per il pur bravo Gigio. Ai tempi del Covid un po’ tutti i club hanno problemi a spendere determinate cifre.

rischio

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Il rischio concreto è che il prossimo datore di lavoro di Donnarumma non metterà a disposizione ingaggi superiori a quelli prospettati dal Milan. E se fossero addirittura inferiori? Ora come ora la strategia di Raiola non appare fruttuosa, visti tutti gli intoppi. La congiuntura non è favorevole, soprattutto se si considera che gli estimatori sono sempre tanti, ma in questo momento hanno le tasche vuote. Certo, la partita è lunga. Il mercato chiude il 31 agosto ma è impensabile che un giocatore di questo livello sia costretto ad aspettare che maturino situazioni esterne ancora in incubazione. Un’incertezza imprevedibile, una precarietà messa a nudo dalla velocità con cui il Milan ha mollato la presa. E questo forse Raiola non l’aveva messo nel conto.

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