Gattuso: “Non è il momento di giocare di fioretto, serve il coltello”

L’allenatore azzurro è soddisfatto della vittoria per 4-0 a Crotone ed elogia Zielinski: “Non ho mai visto calciatori che saltano l’uomo come lui, ha grande qualità e danza con la palla”

Gennaro Gattuso è soddisfatto della prestazione e del risultato della sua squadra, ma non si illude, il Napoli deve trovare la continuità: “Le partite sono tutte difficili in Serie A. Stasera faccio i complimenti alla squadra anche se a tratti abbiamo sofferto. Risultato bugiardo, avvantaggiati dal fatto che il Crotone è rimasto in 10. Non è facile giocare ogni 3 giorni. L’importante in questo momento è fare meno danni possibili”.

classifica e mentalità

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Gattuso è contento della posizione in classifica del Napoli, ma guarda avanti: “Bisogna dare continuità, sul campo abbiamo 21 punti e non sono pochi. Giovedì ci giochiamo il primo obiettivo stagionale contro un avversario difficile”. Poi, l’allenatore del Napoli ha parlato della mentalità della sua squadra, e ha risposto su un paragone con la sua da calciatore: “Non voglio giocatori che somiglino a me, ma voglio una squadra. Non si può giocare sempre di fioretto, ora ci vuole il coltello tra i denti. Voglio giocatori tecnici. Io un calcio così “pensante” come quello che chiedo ai miei giocatori non lo sapevo fare. Il calcio negli ultimi anni è cambiato e quindi c’è sempre da imparare”.

zielinski e ibra

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Gattuso ha poi parlato della crescita di Zielinski che sembra completamente recuperato dopo il Covid: “Non ho mai visto calciatori che saltano l’uomo come lui, ha grande qualità e danza con la palla. Per diventare un grandissimo giocatore gli mancano quei 7-8 gol a stagione, e ha i colpi per farlo”. In conclusione, Gattuso ha parlato di Ibra, suo ex compagno ma ora rivale per la corsa scudetto: “Non soffrivo la sua pressione, ero più martello di lui. Alle volte gli ho detto di stare zitto perché alzava la voce con qualche compagno con cui non andava fatto. Ad esempio doveva stare più calmo con Abate, gli ha fatto passare le pene dell’inferno. Ha una mentalità pazzesca, se perde una partita è capace di distruggere uno spogliatoio. Oggi i calciatori sono diversi, noi cercavamo di più la concentrazione”.

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