Gagliardini-Conte, così è scoccata la scintilla. E già si parla di rinnovo

Dà equilibrio all’Inter, copre, ha ottimi tempi di inserimento, è tornato vivo in zona gol e sa stare al suo posto: così il mediano ha conquistato il tecnico dell’Inter. E si prepara ad allungare di altri due anni

Antonio Conte è fatto così: dategli impegno e corsa, sudore e furore, e in cambio arriveranno minuti in campo. Mentre molti tifosi interisti si interrogano sul bizzarro destino di Christian Eriksen, Roberto Gagliardini è ormai entrato nel cuore del tecnico con l’arte della semplicità. Un soldato da mandare al fronte quando serve, senza pretese di stare in prima linea. Così in questo pezzo di stagione il centrocampista azzurro è diventato molto più di un sostituto: è quasi un titolare aggiunto. Nelle ultime tre in cui i nerazzurri hanno fatto girare la stagione, Gaglia c’era sempre: col Sassuolo ha pure segnato, con il Borussia ha retto nella tonnara tedesca e col Bologna ha confermato il buon momento. Lo chiamano “equilibratore” e non è un caso: senza mai rubare l’occhio, sa correre alle spalle in soccorso dei compagni e sa infilarsi davanti quando vede un pertugio. Certo, l’ exploit si deve anche alle circostanze: il Covid ha frenato Brozovic e la squalifica europea ha fermato Vidal. Ma Gagliardini ha mostrato a parte del tifo, che mai l’ha digerito fino in fondo, perché l’Inter abbia deciso di insistere: il contratto verrà prolungato. Anche se non c’è fretta, vista la scadenza 2023, è intenzione del club parlare di un allungamento fino al 2025. In questa nuova era i nerazzurri tengono molto all’anima italiana e a breve ci sarà un incontro con l’agente Beppe Riso.

il soldato silenzioso

—  

Gaglia ha sperimentato sulla sua pelle il peso del Covid in questo strano calcio: dall’8 ottobre al 26 è risultato positivo. Ne ha saltate 4, compreso il derby sfortunato contro il Milan e quei due pari di Champions che pesano come macigni, col Borussia e lo Shakhtar. Dal ritorno è poi entrato stabilmente nelle rotazioni e, delle sette presenze in A, sei sono arrivate da titolare. Tra l’altro, in cinque anni di onorato servizio a Milano, non c’era mai stato un Gaglia con tanto feeling per il gol: se le altre mezzali non hanno ancora aggiustato la mira, in compenso lui ha già segnato due volte. In pratica, una rete ogni tre giocate dall’inizio. Quando Conte può sfogliare tutta la margherita a centrocampo, è normale che Gagliardini faccia un passo indietro, eppure per la sfida decisiva contro lo Shakhtar qualcosa si muove. Vidal è uscito dalla partita contro il Bologna a causa di un leggero fastidio ai flessori della coscia sinistra. Niente di particolarmente preoccupante, ma ieri il cileno era alla Pinetina a fare terapie: oggi verrà rivalutato con una certa fiducia. In caso di sorprese, però, niente paura: Conte ha un altro soldato da mandare al fronte.

Precedente Un Ronaldo in famiglia e dribbling da Neymar: ecco Marcos Paulo, il talento che piace all’Inter Successivo In Danimarca non ci stanno: "Conte, stai distruggendo Eriksen"