Dzeko e Lautaro inceppati, Sanchez e Correa in tiro: Inter, problema o ricchezza?

Gli attaccanti titolari sono rimasti a secco nelle ultime tre partite, in cui le due “riserve” hanno sempre messo il timbro. Inzaghi cambierà qualcosa?

Chi l’avrebbe detto, solo qualche settimana fa? Tre vittorie consecutive, sette gol segnati e… nessuna rete di Edin Dzeko e Lautaro Martinez. L’Inter si conferma macchina offensiva – a prescindere dagli interpreti – e si scopre cooperativa del gol, indipendente dai due attaccanti titolari. L’ultima rete del “Toro” resta il rigore trasformato contro il Sassuolo il 2 ottobre; Dzeko, in panchina contro l’Empoli, è rimasto a secco nelle ultime due partite giocate dal 1’. Le punte titolari restano loro, ma Joaquin Correa e Alexis Sanchez scalpitano.

Sanchez, altro timbro

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Lo scalpitare del Tucu e del Niño Maravilla non è solo in senso figurato: i due sudamericani hanno dovuto attendere diversi minuti a bordo campo prima di fare il loro ingresso contro lo Sheriff, con la melina interista che non consentiva il cambio. Curioso come anche la richiesta di Inzaghi di buttare fuori il pallone non sia stata accolta da Perisic. Poco male: Sanchez ha segnato dopo una manciata di secondi dal suo ingresso in campo. Una conferma del buon momento dell’ex Udinese, protagonista anche a Empoli con il bell’assist per il vantaggio di D’Ambrosio.

Dzeko e Lautaro a secco

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E poi c’è Correa, non incisivo nei pochi minuti contro lo Sheriff ma decisivo con la doppietta nell’ultima giornata di Serie A. Dzeko e Lautaro Martinez vedono negli specchietti le sagome del Tucu e Sanchez: Inzaghi, dal suo box, dovrà capire se e quando dare l’ordine di scuderia del sorpasso. Edin e il Toro ci hanno provato in tutti i modi contro lo Sheriff: cinque conclusioni per il bosniaco, sette per l’argentino. L’ex Roma ha sbattuto su Athanasiadis, Lautaro deve fare i conti con la fortuna: palo nel primo tempo. Anche l’anno scorso, a inizio stagione, l’ex Racing aveva vissuto un momento di appannamento dal punto di vista realizzativo, con la trasferta contro lo Shakhtar emblematica del periodo. Passerà. Intanto Sanchez e Correa non stanno a guardare: il paradosso è che i titolari sono inceppati e le “riserve” spingono l’Inter. A Inzaghi, in fondo, può andare bene così.

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