Dybala capitano triste: segna, va a -1 da Baggio e fa il passaggio di consegne con Raspadori

Paulo con il gol ha illuminato una serata cupa ed è a -1 da Baggio nella classifica all time in tutte le competizioni. Allegri: “Non è facile per lui giocare in questo momento”

Ogni volta potrebbe essere l’ultima, con tutto il dramma che accompagna la fine di una storia. L’ultima volta con la fascia di capitano della Juventus al braccio, per Paulo Dybala, affidata poi con amorevole cura al bicipite di Giorgio Chiellini al momento del cambio a inizio secondo tempo. Il momento in cui la Joya, il cui contratto con la Juve è in scadenza tra qualche mese, si è abbandonato per un attimo anche all’abbraccio di Massimiliano Allegri e il buffetto di Carlo Pinsoglio che si è alzato apposta per omaggiarlo. L’affetto – anche dei compagni – per l’argentino in queste ultime settimane di Juventus è abbastanza diffuso, al di là delle posizioni molto polarizzate e impossibili da ricondurre a una sintesi univoca nel variegato mondo sentimentale dei social bianconeri.

BAGGIO, RONALDO E… RASPADORI

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Anche ogni esultanza potrebbe essere l’ultima e intanto è la numero 81 in campionato per Dybala, quota a cui Paulo raggiunge l’ex compagno Cristiano Ronaldo al decimo posto della storia bianconera in Serie A. E in tutte le competizioni sale a quota 114, a -1 da quel Roberto Baggio nono marcatore ogni epoca juventino, e raggiungendolo l’argentino saluterebbe Torino lasciando lì una bella pietra miliare. Le 14 reti a cui ha partecipato in questa Serie A (9 gol, più di ogni altro perché Vlahovic in bianconero ne ha 7, e 5 assist) sono il doppio delle 7 del disgraziato campionato scorso. Comunque non abbastanza. E l’incrocio con Raspadori ha vissuto anche nel tabellino marcatori – prima rete di Jack, pari di Paulo – quel sapore sempre croccante del passaggio del testimone che piace molto nelle storie di sport.

SASSUOLO CAMPO CENTRALE

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Non si direbbe, ma le bandierine neroverdi del Sassuolo hanno un posto di rilievo nella mappa della carriera di Dybala: è in casa contro gli emiliani che a fine primo tempo della sfida del 10 gennaio 2021 rimase a terra dopo uno scontro con Traorè, riportando quell’infortunio al legamento collaterale mediale del ginocchio sinistro che gli ha fatto perdere tre mesi e il bandolo della matassa della Juve, in maniera fatale col senno di poi. A completare il quadro, al ritorno a Reggio Emilia marcò con un gol una partita da titolare che si rivelò poi preziosa nella disperata rimonta Champions. E a dirla tutta, anche all’andata di quest’anno aveva messo sulla testa di McKennie il gol del pari a un quarto d’ora dalla fine rovinato solo dal gol preso in pieno recupero da Maxime Lopez.

L’ALTALENA DI EMOZIONI

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Il senso del dramma vuole che il gol al Sassuolo non sia arrivato come ciliegina di una prestazione di Dybala, da Dybala, ma a riscattare una serata oggettivamente cupa. Cinque passaggi sbagliati, uno su tre. Otto palle perse, tra cui una particolarmente sanguinosa che a metà primo tempo ha rischiato di mandare in gol Berardi. “Non è facile per lui giocare in questo momento – ha detto di lui Allegri -, tutti i palloni che ha sbagliato stasera li ha sbagliati perché non è un momento facile per lui. Si sta comportando bene, è stato un gol importante”. Nel flipper emozionale del pallone, già un minuto dopo lo svarione Dybala ha avuto tra i piedi la palla del pari, che Frattesi in tuffo gli ha tolto dallo specchio della porta. Appuntamento rimandato a fine primo tempo, per andare negli spogliatoi in parità: ricezione da Zakaria inserendosi in area con tempi micidiali e un bel fiocco sopra al mancino forte che ha trafitto Consigli. Ogni volta può essere l’ultima, ma ci sono ancora cinque partite e palcoscenici di grido per rimandare l’appuntamento.

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