Doccia fredda: stadi e palazzetti aperti solo dal 1° giugno. Deroga salva Europeo

Bozza del decreto legge: da lunedì 26 tornano gli sport di contatto all’aperto e in zona gialla. Piscine all’aperto dal 15 maggio e palestre dal primo giugno

Doccia fredda per il campionato di Serie A di calcio e di A di basket: nella bozza del nuovo decreto legge slittano di un mese le riaperture, inizialmente previste dal primo maggio, anche se l’ufficio sport e la sottosegretaria Vezzali sperano ancora di poter bloccare il rinvio.

La norma

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A decorrere dal 1° giugno 2021, quindi, in zona gialla la capienza consentita non può essere superiore al 25 per cento di quella massima autorizzata e, comunque, il numero massimo di spettatori non può essere superiore a 1.000 per impianti all’aperto e a 500 per impianti al chiuso. Le attività devono svolgersi nel rispetto delle linee guida vigenti. Quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni di cui al presente articolo, gli eventi e le competizioni sportive, di cui al presente comma, si svolgono senza la presenza di pubblico. Questo significa che la Serie A di calcio chiuderebbe a porte chiuse, mentre il basket di A e A-2 saranno nel pieno del playoff e quindi potranno avere 500 spettatori nelle fasi finali che assegneranno lo scudetto e la promozione nella massima serie. Ovviamente i 1000 spettatori per gli stadi non varrebbero per l’Europeo di calcio, c’è infatti nella bozza una finestra per una deroga (nel rispetto dei principi fissati dal Cts sulla base di linee guida idonee a prevenire o ridurre il rischio di contagio).

Partitelle

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Riaprono però dal 26 gli sport di contatto in zona gialla, via libera dunque alle partitelle con gli amici e a tutta la filiera del calcio amatoriale e dilettantistico. Confermata inoltre l’apertura delle piscine all’aperto il 15 maggio e delle palestre il primio giugno.

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