La lettera di Giulini (che cita Hornby): “Così uccidono il calcio e i nostri sogni”

Il presidente del Cagliari prende posizione contro la Superlega: “Non esistono tifosi unti dal Signore. se non ci fossero loro a chi fregherebbe niente del calcio?”

Una lettera d’amore al calcio. “Così uccidono il calcio e i nostri sogni”, è il titolo scelto da Tommaso Giulini, presidente del Cagliari, per schierarsi contro la nascita della Superlega. La lettera parte dall’adattamento di una citazione di “Febbre a 90” di Nick Hornby, che racconta la passione di un tifoso dell’Arsenal: “Il calcio ha significato troppo per me e continua a significare troppe cose (…). E poi succede qualcosa di magico, il fischio dell’arbitro e tutti che impazziscono”. E poi il commento di Giulini: “Il calcio è questo, si vince e assai più spesso si perde. Ci sta ma senza il sogno di ogni singolo tifoso il calcio non ha senso. Non ci sono tifosi unti dal Signore, perché tutti sono accomunati da un’unica voglia immensa di sognare”.

I sogni

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Giulini rivolge un pensiero alla Sardegna: “Questa Terra, fiera e dignitosa, mi ha insegnato che non bisogna mai rassegnarsi e che bisogna sempre ricominciare a sognare. Puoi perdere ma non smettere di sognare fino a che quella palla continua a rotolare. Ora si vuole fermare quella palla e tutti i sogni che si porta dietro. Anche i sogni di chi fa impresa, e non finanza, di chi rischia di suo perché ha la stessa passione di un bambino che vede rotolare quel pallone”.

La fine

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E poi la conclusione del numero uno del Cagliari: “Non so se sarà la fine del calcio, di sicuro sarebbe la fine del calcio che mi ha fatto innamorare e decidere di fare pazzie. Quello che mi ha spinto a mettermi in gioco, a vivere momenti belli e meno belli, a soffrire per non riuscire a ripagare il sentimento della nostra gente, dei tanti tifosi che sognano insieme a me, a provarci sempre e comunque. Proprio loro, i tifosi…Perché se non ci fossero loro a chi fregherebbe niente del calcio?”.

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