Dall’invasione seminuda allo scivolone sul dischetto: quando la finale parla la stessa lingua

Dietro la minaccia della creazione di una Superlega tra i club più prestigiosi del Vecchio Continente, dal 1999 la Uefa decide – a stagione in corso – di allargare a 4 il numero massimo di partecipanti della stessa federazione per i Paesi calcisticamente più importanti. Detto, fatto, subito al primo giro in finale allo Stade de France di Parigi ci vanno due spagnole: il Real Madrid di Vicente del Bosque e il Valencia di Héctor Cuper, rispettivamente seconda e quarta della Liga precedente. Un dominio spagnolo, considerando che in semifinale il Valencia elimina anche il Barcellona. La prima finale tra connazionali è arbitrata dall’italiano Stefano Braschi ed è un dominio dei Blancos, forti della maggior esperienza e dell’assenza dello squalificato Amedeo Carboni. In porta per i ragazzi della capitale c’è già un Iker Casillas appena 19enne, in gol vanno Fernando Morientes, Steven McManaman e Raul.

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