Da decenni il cammino dell’Inghilterra è stato minato da svarioni di chi sta in porta e in Premier si sono visti pochi inglesi decenti. Da James a Seaman, storia di una porta stregata. E di Pickford, il ragazzo che sta rompendo il maleficio
Dieci anni fa, era sul finire della primavera, l’Inghilterra presa dalle vicende del suo football venne colta da un moto di indignazione. Solo quattro tra i venti club di Premier League avevano mandato in campo un portiere nato in patria. Uno era il titolare della Nazionale, due si erano ritirati da tempo dalla scena internazionale, l’ultimo era il neopromosso del Norwich. Umore del paese: una specie di mortificazione. Tu inventi un gioco, ne definisci le regole, prevedi ruoli mansioni e compiti, e il mondo ingrato ricambia così. Ti lascia la primogenitura e ti soffia l’egemonia.